LETTERE  ALLA  REDAZIONE
                                    

 

 

                  

               

S.O.S  RISCHIO DESERTIFICAZIONE 

Salviamo il mondo da Noi stessi ! Si è appena conclusa la 24 ore  mondiale Rock sull’ambiente (Live Earth) e Albenga ,nel suo piccolo,vuole dare il suo contributo all’allarme mondiale. Le colate di cemento , lo scempio edilizio, gli 80.000 alloggi costruiti in un paese di 25.000 abitanti con disprezzo delle risorse ambientali , l’irrigazione agricola  con acqua potabile , la mancanza di un depuratore , di un acquedotto irriguo , il mancato recupero delle acque reflue ,le perdite del 50 – 60 % di acqua per portare l’acqua ad Alassio  ( mentre Melgrati parla di costruire un inceneritore) . l’idea di traforare montagne ed esaurire le falde freatiche  con la Garessio – Albenga – Ceva o la carcare – Predosa  e tante tante altre cause provocate da uomini “stolti” quali siamo stati e continuiamo ad essere sta esaurendo la più grande risorsa che Madre Natura  ha donato a questo comprensorio :L’ACQUA.

E’ di ieri sera la notizia , appresa in maggioranza in Comune, che l’acqua pompata in Regione Miranda ,sulla  destra del fiume Centa è ad alto tasso di Cloruri e continuando i cloruri a crescere presto sarà sia imbevibile , sia dannosa e inutilizzabile  per l’agricoltura.

Come psudoambientalisti di sinistra , massimalisti  radicali e catastrofistici , ( come di definisce Melgrati)non ci aspettavamo , in così breve tempo, un segnale così forte e preoccupante e non ci conforta oggi dire “l’avevamo detto “. Siamo di fronte ad un cartellino rosso . Anche perchè ,ad Albenga, si tramanda che la riva destra del Centa era fonte di acqua inesauribile , mentre tutti sappiamo che a sulla riva sinistra a Pontelungo il cuneo salino ha già superato l’Aurelia ed è alle pendici di Campochiesa

Si cercherà ora , per non giocarci in maniera definitiva una falda come Miranda di aprire Negiaire e di pompare 100/litri di acqua secondo da un parte e gli altri 100 litri da Pontelungo.Ma fino a quanto dureremo ? Quando le seconde case , che abbiamo costruito senza porci il problema delle risorse ambientali , della loro tanto vituperata e irrisa eco-compatibilità, ad Agosto saranno piene dei tanti che hanno comprato  a caro prezzo i loro metriquadrati di appartamento e i campeggi che brulicheranno di villeggianti.basteranno 200/litri di acqua al secondo che è il consumo oggi medio di Albenga  ?

Temiamo di no.Il sistema produttivo che abbiamo messo in atto in atto distrugge inesorabilmente le nostre risorse idriche , possiamo ancora infischiarcene  e continuare su questa strada ?Oggi possiamo cominciare a dirlo con certezza :la carenza di acqua  sarà la principale causa che farà crollare il sistema che abbiamo letteralmente “costruito” e ci farà rimettere in discussione le nostre priorità.Ci aspetta molto lavoro e tanta buona volontà da parte di tutti : è tempo che gli uomini , come dice l’ambientalista Wolfgang Sachs, inizino a lavorare non solo per i loro diritti ,ma anche per i diritti di ciò che li circonda :acqua, mare, fiumi,boschi e montagne. 

Carlo Tonarelli Consiglire Comunal  di Albenga C’è Portavoce dei Verdi del Ponente

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Limonte? perchè no?  Riveduta e corretta la proposta non è male.

 
Partiamo da una premessa: una regione liguria così com'è impostata oggi è assurda; una regione lunga oltre 200 km di costa frastagliata e larga si e no tra i 10 e i 20 km.
Se fosse uno Stato sarebbe oltremodo indifendibile: 200 km di frontiera sul mare e oltre 200 su terra, e in mezzo (quasi) nulla.
 
Sicuramente così come proposta non è cosa interessante, e per questo sarebbe interessante riesumare la poroposta Alpazur, che comprende le provincie di Savona (che potrebbe essere Capoluogo di regione) Imperia e Cuneo.
Tre provincie strapazzate, ignorate, trascurate, che messe insieme diverrebbero una notevole risorsa.
 
Certo, ci sarebbe da lavorare,e parecchio, sulel infrastrutture, soprattutto in quelle di collegamento, sia interno sia verso l'esterno (a quel punto soprattutto verso la Francia, Torino, Milano e l'alta Europa).
Ma se si riuscisse a quel punto a far passare lo Statuto Speciale di regione frontyaliera come Trenitno e val d'Aosta, oltre ai vantaggi di condizioni particolari per gli abitanti si potrebbe molto puntare su sovvenzioni di sviluppo della neoRegione, industriale e turistico (le tre provincie hanno entrambe le vocazioni).
 
Cosa importantissima, ci si affrancherebbe da Genova, che assorbe l'80%delle risorse destinate alla Liguria - nella nuova condizione finalmente lo sviluppo delle provincie sarebbe paritetico, senza Genova a far la parte del Leone, che si sa si becca sempre i 3/4 del "bottino", quando va bene.
 
Finalmente forse si avrebbe a Roma una rappresentanza dell'area, e non solo una rappresentanza di Genova.
 
E a chi parla di storia patria della liguria, rispondo che c'è ancor prima la storia patria Romana, se pure loro volessero ripristinare i confini del vecchio romano impero sia che conflitto..!!!
La storia è storia, lasciamola dov'è, guardiamo al presente e al futuro, in avanti, anzichè guardarci sempre alle spalle, con sentimentalismo fine a sè stesso, che rischiamo di andare a sbattere!!!!!
 
Limonte? parliamone..!!!!! A certe condizioni ci conviene. 
 
Angelo Lessi