LA PROTESTA DEI BAGNI MARINI  LA STAMPA
Indagine di Ferro
“Troppi i guasti”
Il sindaco Berruti ha già revocato il divieto
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
E’ durata solo una notte l’ordinanza del sindaco Berruti che vietava la balneazione nella zona di Natarella dopo il nuovo guasto alla condotta del depuratore. Il Comune ha voluto chiudere l’incidente rapidamente, cercando di ridurre al minimo i danni per il turismo. Sempre in quest’ottica, il sindaco ha partecipato alla riunione convocata d’urgenza dal prefetto Frediani ieri mattina dopo gli screzi fra Capitaneria e Comune. La giunta di Palazzo Sisto contestava infatti l’impiego della motovedetta che domenica pomeriggio invitava tutti i bagnanti ad uscire dall’acqua per il pericolo d’inquinamento. Dopo il chiarimento, il comandante della Guardia costiera Caccialino e quello dei vigili Aloi, si sono incontrati per concordare un sistema di codici che consenta di determinare la gravità dell’inquinamento e le necessarie contromisure. Il sindaco Berruti ha poi inviato una nota stampa in cui sottolinea l’importanza fondamentale del turismo per la città, i risultati significativi ottenuti in questo settore (sia dal punto di vista della qualità ambientale sia sul fronte delle manifestazioni) e il grande impegno di tutti gli operatori. Da segnalare, in proposito l’inevitabile quanto vibrata protesta del presidente dei Bagni Marini Enrico Schiappapietra che ha chiesto al sindaco di porre rimedio una volta per tutte agli inconvenienti.
Tamponata l’emergenza e circoscritto il danno d’immagine, i due guasti ravvicinati in piena stagione balneare hanno indotto comunque il sindaco a mettere il Consorzio di depurazione in cima alla lista delle priorità. A breve è previsto il riassetto con la trasformazione da Consorzio a società, dovrà essere sostituito il direttore Ruello tragicamente scomparso lo scorso inverno e anche per la presidenza il sindaco pare voglia affidarsi a un tecnico.
Inoltre è in corso un’indagine amministrativa del direttore generale Nanni Ferro che oggi relazionerà al sindaco. Nel mirino di Ferro ci sono le sei rotture complessive delle due condotte parallele che trasportano i liquami verso il depuratore. Intanto si tratta di capire perchè vent’anni fa fossero state usate condotte di ferro anzichè di ghisa (che pare dia più affidamento). Il manager inoltre sta ricostruendo gli interventi di manutenzione e la gestione delle condotte che erano state progettate per funzionare in parallelo ma anche per reggere alternativamente il carico dei liquami quando una delle condotte era in riparazione.