NUOVO DIVIETO di balneazione sul litorale a ponente della
città. A causa della rottura di una tubazione principale
della rete fognaria avvenuta nel primo pomeriggio di ieri
proprio davanti alla caserma dei vigili del fuoco di via
Nizza, con il conseguente versamento in strada dei liquami,
gli amministratori comunali si sono visti costretti a
emettere una ordinanza che vieta la balneazione nel tratto
di mare compreso tragli ex cantieri Solimano e i bagni
Umberto, praticamente al confine con le Fornaci. Perchèè
vero che i liquami fuoriusciti dalla condotta, a differenza
di quanto accaduto domenica scorsa, non hanno raggiunto il
mare, ma è altrettanto vero che per evitare ulteriori
problemi i tecnici intervenuti sul posto sono stati
costretti a mettere in funzione una condotta fognaria
provvisoria che scarica i liquami direttamente in mare,
anche se ad alcune centinaia di metri di distanza dalla
costa, senza farli passare dal depuratore.
L'ordinanza è stata firmata dall'assessore ai lavori
pubblici Livio Di Tullio nel tardo pomeriggio di ieri, ma
già a partire dalle sedici gli uomini della Capitaneria di
porto hanno cominciato ad avvisare i bagnanti che si
trovavano nel tratto di arenile compreso tra i bagni Umberto
e gli ex cantieri Solimano di quanto accaduto, chiedendo
loro di evitare di entrare in mare.
Per la seconda domenica consecutiva, dunque, un tratto di
mare di alcune centinaia di metri antistante via Nizza è
stato chiuso alla balneazione. «Purtroppo - sottolinea
l'assessore comunale ai lavori pubblici, Livio Di Tullio -
vengono fuori questioni che sono vecchie di decenni. E'
successo che a causa della chiusura di una delle due
condotte avvenuta per i noti problemi verificatisi domenica
scorsa, tutti i liquami sono stato dirottati sull'altra
tubazione che oggi no ha più retto ed è scoppiata. In questo
momento ci troviamo a dover affrontare l'emergenza, ma
appena finita l'estate sarà indispensabile affrontare in
maniera seria il problema di queste condotte fognarie che
sono ormai troppo vecchie e a continuo rischio rottura».
«Sapevamo di avere una situazione critica in via Nizza -
conferma il presidente del Depuratore consortile, Pietro
Moltini - perché le condotte in questione hanno quasi trent'anni.
Avevamo già programmato la loro sostituzione ad ottobre con
un investimento di circa 900 mila euro. Purtroppo non hanno
retto. Quando si è provocato il guasto alla prima, abbiamo
convogliato tutto il liquame sulla seconda che non è
riuscita a sopportare il carico eccessivo».
Gianluigi Cancelli
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