«maersk e centralevogliamo garanzie»
i bagni marini
IL SECOLOXIX
 
LA PIATTAFORMA container di Vado e il piano di potenziamento della centrale Tirreno Power. Due progetti che preoccupano l'associazione Bagni Marini. Quali effetti potranno avere sul turismo locale? Quali conseguenze, rispetto ai parametri che la Fee prende in considerazione per assegnare la Bandiera Blu? Domande che Schiappapietra si pone a nome di tutti gli associati; perché oggi la spiaggia di Savona ha conquistato le attenzioni che merita, ma domani potrebbe pagare a caro prezzo l'impatto delle due grandi iniziative imprenditoriali previste a Vado. «L'eventuale potenziamento della centrale sarebbe una sciagura per chi, come noi, vive di turismo - è convinto Schiappapietra -. Per questa ragione siamo nettamente contrari. Non credo sia possibile far convivere turismo e carbone, nelle dimensioni prefigurate da Tirreno Power».
Ma anche l'arrivo della Maersk a Vado, con la sua gigantesca piattaforma, alimenta interrogativi. «Chiederemo garanzie precise - afferma Schiappapietra - rispetto alla salvaguardia delle nostre attività e della spiaggia che è un bene prezioso. Non ci basteranno le parole. Pretenderemo documenti scientifici che attestino, ad esempio, che la piattaforma di Vado non provocherà fenomeni di erosione degli arenili».
Preoccupazioni che l'assessore all'ambiente Jorg Costantino non condivide, convinto «che sapremo fare convivere turismo e sviluppo portuale, in un mix virtuoso».
Della stessa opinione il collega Franco Aglietto, assessore al commercio e turismo: «Basta girare il mondo - afferma - per capire che spiagge bellissime possono benissimo convivere con grandi strutture portuali. E non credo che il passaggio di cinque, sette o dieci navi container al giorno, dirette a Vado, possa creare problemi alle spiaggesavonesi».