Svolta all'Arte, arriva l'architetto Poggio IL SECOLOXIX
la regione prepara la nomina
Presidente provinciale dell'Ordine è il progettista di fiducia di Andrea Nucera, costruttore edile in affari con l'ex Iacp
04/07/2007
FABIO Poggio, presidente dell'Ordine degli architetti e progettista di fiducia del costruttore edile Andrea Nucera, il campione degli appalti nel Ponente, dovrebbe ricevere a giorni l'investitura a nuovo presidente dell'Arte, l'agenzia pubblica che ha raccolto l'eredità dell'ex Istituto autonomo case popolari.
Poggio, indipendente vicino al centrosinistra, sostituirà il manager Franco Bellenda, "scaduto" lo scorso 28 giugno, dopodiché dovrà districarsi da una delicata questione di conflitto di interessi. Il gruppo Nucera è infatti socio d'affari di Arte dal 1° luglio 1999, attraverso la società mista Progetto Ponente, di cui Poggio diventerà automaticamente presidente del consiglio d'amministrazione. A quel punto l'architetto si ritroverà nella scomoda posizione di presidente e progettista della stessa società, diviso tra il ruolo pubblico e quello privato. Incroci pericolosi che la Regione starebbe valutando proprio in queste ore, prima di formalizzare l'incarico.
«Il problema esiste - conferma lo stesso Poggio - ma può essere risolto senza difficoltà». Come? L'architetto comunicherebbe immediatamente al suo datore di lavoro, Nucera appunto, la rinuncia agli incarichi relativi a progetti condivisi con Arte, primo fra tutti quello delle quattro torri residenziali di Albenga, firmato Consuegra, ma seguito in loco proprio da Poggio. Sarà sufficiente, questa mossa, in un clima avvelenato dai sospetti?
Poggio è sereno, anche perché, spiega, «è stata la Regione, attraverso una telefonata dell'assessore Ruggeri, a sondare la mia disponibilità a guidare l'Arte». Come dire: evidentemente il mio rapporto di lavoro con Nucera non è visto come un ostacolo. «La mia risposta è stata positiva - prosegue Poggio -: mi stimola molto l'idea di fare edilizia innovativa, sperimentale, attraverso una società pubblica che fino a oggi ha costruito seguendo i canoni classici della casa popolare».
C'è da dire che, dopo quel contatto telefonico, né a Poggio né a Bellenda sono arrivate ulteriori comunicazioni da Genova. Il che potrebbe far pensare ad una pausa di riflessione della giunta-Burlando. D'altra parte l'amministrazione regionale ha 45 giorni di tempo, appunto dal 28 giugno, per effettuare la sua scelta. La "vacatio" sarà gestita da Bellenda, ma fatalmente con scarsissimi margini operativi in un momento in cui, al contrario, Arte avrebbe bisogno di accelerare su numerose operazioni di edilizia pubblica. Ricordiamo, solo a Savona, le case popolari previste all'incrocio tra corso Ricci e via Aglietto, sulle aree dove originariamente avrebbe dovuto sorgere la nuova caserma dedi carabinieri. E poi ci sono i fronti aperti dalla società mista Progetto Ponente. E qui scalpita soprattutto Nucera che vuole conoscere le intenzioni del socio di maggioranza Arte, rispetto ad esempio all'operazione dell'ex ospedale di Albenga. Insistere sul progetto Consuegra, magari con una riduzione dei volumi, oppure trasferire l'operazione immobiliare su altre aree (si è parlato di recente di piazza Corridoni, in zona mare) mantenendo le cubature previste per le quattro torri? E' una delle tante scelte delicate che dovrà compiere il nuovo presidente dell'Arte, con gli occhi di tutti puntati addosso.
Bruno Lugaro