IERI, l'amministratore delegato del gruppo Moller-Maersk ,
Jess Soderberg, ha visitato il porto di Vado e poi, in
Provincia, ha incontrato le principali autorità cittadine e
del mondo portuale. Una visita che non è stata affatto una
questione di cortesia, ma sottolinea invece la svolta
decisiva impressa dal governo Prodi alla vicenda della
piattaforma contenitori progettata al largo di Vado Ligure
per un'estensione di 250 mila metri quadrati. «Contiamo di
avviare i lavori nel primo quadrimestre del 2008», ha
annunciato il potente manager danese circondato dai suoi
collaboratori italiani e stranieri.
Giovedì, infatti, il governo ha dato il via libera a due
decreti che finanzieranno la realizzazione della
piattaforma. Si tratta del cosiddetto "comma 991", che
convertirà 10 milioni di euro in 15 anni (150 in totale) al
progetto per la piattaforma, e del "comma 990"
sull'autonomia finanziaria, che consentirà invece di
dirottare sulla piattaforma tutte le entrate fiscali che non
sono tasse portuali (ovvero Iva e accise). Il tutto si
traduce in un totale di investimenti pubblici di circa 300
milioni di euro. 150 saranno quelli a carico di Maersk, di
cui 50 per la costruzione della banchina che verrà poi
incamerata dallo Stato, e 100 milioni per i mezzi mezzi
operativi.
Ieri pomeriggio, inoltre, all'Autorità portuale, si è
riunita per la prima volta la Conferenza dei servizi che nel
giro di un mese - secondo il cronoprogramma stabilito -
porterà all'accordo di programma tra Autorità portuale,
Provincia e Comune di Vado. A quel punto - probabilmente ai
primi di settembre - si passerà alla stipula della
convenzione con Maersk, che trasformerà in prescrizioni
obbligatorie tutti i contenuti dell'offerta che ha
consentito alla società danese di rispondere in modo
positivo alle attese del bando pubblico dell'Autorità
portuale.
Ma torniamo a Jess Soderberg. «Da tanto tempo desideravamo
avere un terminale di nostra proprietà nel nord Italia, oggi
finalmente siamo vicini ad una conclusione», ha detto. Ha
anche sottolineato, di fronte alle sollecitazioni, di non
essere affatto stupito dai presunti tempi lunghi delle
procedure e della burocrazia italiana: «Le procedure sono
una garanzia - ha detto infatti - e sono da rispettare. Non
credo si possa parlare di tempi lunghi». Soderberg ha anche
posto l'accento sul fatto che l'interesse di Maersk per
Marsiglia non sottrae in alcun modo attenzioni e risorse
destinate alla piattaforma di Vado.
«Siamo operatori internazionali - ha spiegato - e cercavamo
con forza un terminale nel Nord Italia. Poi abbiamo contatti
con altri paesi, tra i quali la Francia, che ovviamente
continueranno». Il manager danese ha poi speso parole di
apprezzamento per il porto di Savona-Vado: «Si tratta - ha
spiegato - di una location ottimale, c'è il giusto fondale
per operare sulle grandi stazze».
I lavori per la realizzazione della piattaforma dureranno
complessivamente 44 mesi. Nel 2012 , al suo avvio, Maersk
prevede di movimentare 450 mila teus. Nel 2020, a regime, si
arriverà a 720 mila teus annui. A regime, gli occupati - tra
personale tecnico e amministrativo - saranno 415.
All'incontro con Soderberg e i manager di Maersk hanno
partecipato tra gli altri, oltre al presidente dell'Autorità
portuale Rino Canavese, in veste di ospitante, il presidente
della Provincia Marco Bertolotto, il presidente della
Regione Carlo Giacobbe, l'assessore regionale Carlo Ruggeri,
il sindaco di Vado Carlo Giacobbe, il presidente dell'Unione
industriali Marco Macciò e il direttore Luciano Pasquale, il
presidente di Isomar Gerardo Ghiliotto e molti altri
rappresentanti del mondo imprenditoriale e del porto.
Antonella Granero
Con
450.000 teu un gettito di 327 milioni di euro |
canavese (port authority) |
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IL PRESIDENTE della Port Authority Rino
Canavese, che ha organizzato l'incontro
in Provincia tra l'ad di Maersk Jess
Sodeberg ed autorità e imprenditori
locali, è raggiante per il risultato
raggiunto, un obiettivo perseguito
tenacemente da anni: «Fino ad oggi
avevamo ragionato con le istituzioni
locali e con chi ha fattoi l'offerta.
Oggi grazie al governo passiamo alla
fase operativa». Canavese cita i dati di
uno studio dell'Università Bocconi,
secondo i quali la movimentazione di 450
mila teus all'anno (ovvero la soglia di
partenza della piattaforma contenitori
di Vado) garantiscono un gettito dio 327
milioni di euro. «Ovvero la quantità di
denaro che lo Stato investe oggi con la
piattaforma. Siamo in grado di far
partire i lavori con i primi 10 milioni
del finanziamento sui quindici anni. E
siamo in grado di farli proseguire con
gli introiti della fiscalità che il
governo ci ha concesso».
Canavese ha poi sttolineato poi i
passaggi dei prossimi mesi.
«Oggi (ieri per chi legge, ndc) ci sarà
il primo passo della Conferenza dei
servizi deliberante che deve condurre
all'Accordo di programma». Prosegue: «Ad
agosto dovremmo aver chiuso questa parte
per formalizzare, a settembre, la
convenzione con Maersk dove ci saranno
tutti i contenuti vincolanti
dell'offerta».
Il
presidente burlando:un'occasione
di sviluppo |
le
opinioni |
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nAFFOLLATO, ieri
mattina, il
"parterre de roi"
che ha accolto
l'amministratore
delegato di Ap
Moller-Maersk Jess
Soderberg, per la
prima volta
ufficialmente a
Savona per
celebrare, in
qualche modo, il via
libera del governo
ai finanziamenti che
renderanno possibile
la realizzazione
della piattaforma
contenitori al largo
di Vado.
Il presidente della
Regione Claudio
Burlando ha
sottolineato il
significato del
momento: «Questa è
un'occasione
importante di
sviluppo.
Ci avevamo già
provato sette anni
fa, era andata mala,
questa volta è
andata bene».
Ha aggiunto
Burlando: «Da questo
intervento la nostra
regione può trarre
l'impulso per
diventare una chiave
logistica
fondamentale per il
nostro Paese».
Il presidente ha
rivolto poi parole
di attenzione alla
realtà vadese, che
dovrà supportare e
sopportare una
autentica
rivoluzione: «Vado è
una piccola realtà,
dobbiamo porre molta
attenzione a tutto
ciò che si andrà a
fare».
Burlando, infine, ha
sottolineato
l'importanza e il
significato
dell'intervento
governativo: «Il via
libera al
federalismo fiscale,
i decreti e il Dpef
sono una grande
opportunità».
Il presidente del'Unione
industriali, Marco
Macciò, concentra
l'attenzione sulla
grande opportunità
che la piattaforma
rappresenta per il
rilancio dell'intera
provincia, compresa
la Valbormida con le
sue difficoltà.
«La Valbormida -
spiega - può uscire
dal declino. Si
tratta di decidere
se i contenitori
vogliamo soltanto
vederli transitare
o, più
proficuamente,
vogliamo trattenerli
per lavorare le
merci qui. In questo
caso, la Valbormida
ha aree importanti
che potrebbero
essere utilizzate a
questo scopo. Penso,
ad esempio, alla
bonifica delle aree
ex Acna, ma anche a
certe aree di
Ferrania».
Il presidente Macciò
sottolinea poi la
necessità di
«studiare soluzioni
ferroviarie per il
trasporto delle
merci, in modo da
ridurre al minimo
l'impatto sulle
strade della nostra
provincia, già molto
tormentate e piene
di problemi già
oggi».
L'industriale
sottolinea inoltre
come l'obiettivo
della piattaforma
container sia stato
ottenuto «grazie al
ruolo di tutta una
serie di persone, di
autorità locali e
regionali che hanno
lavorato insieme
allo stesso
obiettivo. C'è stata
una coralità di
intenti,
dall'Autorità
portuale del
presidente Canavese
al presidente
regionale Burlando».
Ha concluso Macciò:
«Questo, a nostro
avviso, è il modo
corretto di fare le
cose, è il modo di
lavorare che
auspichiamo sempre».
A. G .
Per l'Unione
industriali ora
occorre impegnarsi
per lavorare "in
loco" le merci
in arrivo
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