L'ASSONAUTICA è ripiombata nella bufera. Il motivo è una
comunicazione dell'Autorità portuale, non resa nota prima
della votazione per il rinnovo degli organi statutari. C'era
contenuta la minaccia, neanche troppo velata, di essere
spazzata via (l'Assonautica) da una gara d'appalto a fine
2007 per l'assegnazione dei posti barca che oggi ha. E nel
contempo si chiariva che la società di servizi "Sv Port
Service", partecipata dall'Autorità portuale, è considerata
l'unica soluzione per evitare l'arrivo di speculatori sulle
banchine savonesi.
È durata poche ore la "pax" invocata dal nuovo gruppo
dirigente dell'associazione che sabato ha assegnato (per i
prossimi tre anni) il mandato della presidenza a Franco
Zino, dirigente della Camera di Commercio. in rappresentanza
della Confesercenti.
A spezzare l'incanto è stato Rino Canavese, presidente della
Port authority.
«Una decina di giorni orsono - dice - abbiamo inviato
all'ente camerale una comunicazione con la quale l'Autorità
portuale dichiarava ufficialmente di non avere più interesse
ad essere rappresentata in Assonautica. Quello che non
abbiamo scritto, è che tra breve andremo a una gara per
l'assegnazione dei posti barca per il diporto e, quindi, non
possiamo essere tra i banditori e in qualche modo i fruitori
del servizio».
Di questa lettera in mano a Giancarlo Grasso, presidente
camerale, tuttavia non si è saputo nulla prima della
votazione. Anzi: alla votazione per la presenza interna
degli enti fondatori di Assonautica, il risultato delle urne
ha registrato regolarmente anche quello dell'Autorità
portuale che ha ottenuto 93 "preferenze", ossia tante quante
ne hanno ricevute la Provincia di Savona e la stessa Camera
di Commercio.
Una votazione falsata da una mancata comunicazione ai soci?
«Non sono io a dover dire che qualcuno potrebbe aver
"marciato" su questo elemento - dice ancora Canavese -. Il
fatto è che noi continuiamo a ritenere che il modo migliore
per evitare un assalto da chicchessia sui posti barca per il
diporto, sia la società di servizi "Sv Port service" che
abbiamo costituito appositamente per la gestione degli
spazi, e non Assonautica che dovrebbe, invece, occuparsi di
manifestazioni, di promozione e di attività che vadano oltre
il solo affitto degli spazi. Il rischio è che di fronte a
un'offerta migliore da parte di qualsiasi privato o
associazione di utenti, tra pochi mesi l'Autorità portuale
sia costretta ad assegnare quelle aree a soggetti diversi da
Assonautica».
Quello dello sviluppo di competenze di Assonautica sembra
l'unico punto sul quale sono tutti d'accordo, sindaco
Berruti compreso. Ma la questione dei posti barca rimane
comunque centrale per tutti. L'arrivo nella Vecchia Darsena
della Sv Port Service per la gestione dei 45 posti di
Assonautica probabilmente è una ferita ancora aperta. «Ma è
stata l'unica soluzione per radicare a Savona la gestione di
quei posti. Lo ripeto: una gara d'appalto rischia di
trasformarsi in una sconfitta per un'associazione come
Assonautica. E allora saremmo costretti a fare i conti con
privati o associazioni che nel frattempo hanno messo serie
ipoteche su costi, gestione e prospettive».
angelo verrando
«Non
perderemo i nostri ormeggi» |
zino |
FRANCESCO Zino, neo presidente dell'Assonautica,
conferma la volontà dell'associazione di
andare verso la promozione del mare e le
manifestazioni, ma non risparmia le sue
bordate contro l'Authority. Presidente,
questa lettera? «Non è così drammatica
come si vuol far apparire. L'Authority
dice di non essere più interessata a
essere in Assonautica nel caso in cui
continuasse solo a gestire posti barca.
Se, invece, farà promozione del mare e
dell'attività nautica, allora si. Ma
sono proprio le linee che ispirano il
mio mandato. Su questo siamo tutti
d'accordo». Rimaniamo sui posti barca.
Una gara potrebbe spazzare via
Assonautica? «Io penso che non sia
necessario bandire una gara. O almeno
non "solo" per i posti gestiti
attualmente da Assonautica: o ci sono
anche quelli di Sv Port Service, o
nulla». Ma Port service viene indicata
come la soluzione per i problemi.. «È
una inaccettabile manfrina per i 45
posti nella Vecchia Darsena. Per gli
altri 250 posti rimasti a noi, non li
perderemo». Il rischio c'è però. «Anche
il vertice dell'Authority non è eterno e
dev'essere rinnovato. Può succedere di
tutto: noi non siamo disposti a perdere
altri posti oltre a quelli assegnati a
Port service, e ci batteremo perchè la
gara non si faccia e che Assonautica
venga riconfermata nella gestione contro
ogni ingerenza».
a. v.
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25/06/2007