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IL DRAMMA ACQUA
            NEL MONDO
Terza
parte

LE SORGENTI - LE FALDE ACQUIFERE SOTTERRANEE

Chiare, fresche e dolci acque,

ove le belle membra

pose colei che sola a me par donna

Quando, da giovane adolescente, percorrevo il greto della Gěa (affluente  del Torrente Letimbro) e procedevo, poi, in rapida salita, verso la "Cascina Provenzale" ed, ancora,  verso le " Nocette" ed, infine, verso il crinale delle "Sligge" e del borgo di "Naso di Gatto", incontravo una piccola, ma meravigliosa sorgente, dove l' acqua chiara e fresca fuoriusciva dal terreno, sotto forma di vivaci e diseguali bolle; mi inginocchiavo ai bordi del piccolo laghetto, raccoglievo l' acqua con il palmo delle mie mani ed incominciavo a dissetarmi.

Ricevevo, immediatamente, una sensazione di benessere e di euforia e, quasi inconsciamente, incominciavano a vagare nella mia mente i meravigliosi versi di Francesco Petrarca; vedevo e toccavo con mano, allora, il miracoloso spettacolo delle "chiare, fresche e dolci acque", ed, istintivamente, cercavo di immaginare la meravigliosa creatura femminile, che posava le sue belle membra a contatto con loro.

Forse, per la prima volta, ho avvertito la consapevolezza che doveva esistere un' intima simbiosi tra natura ed essere umano; e, non a caso, quest' ultimo non era rappresentato da un uomo, bensì da una donna; ma, nella mia mente giovanile, non potevo immaginare una donna qualsiasi, bensì qualcosa di surreale, di metafisico, di irrazionale, che poteva essere configurato in una sorta di "ninfa delle acque"; forse, anche per questa ragione, andando avanti con gli anni, ho avvertito il fascino straordinario della "Rusalka" di Antonin  Dvorak  ed ho trovato, attraverso il messaggio musicale, trasmesso da quest' opera, l' avverarsi  di quel mio antico sogno giovanile.

Qualche mese fa, sono ritornato in quel luogo; ma, la sorgente non esisteva più, annientata dai disordinati bisogni mefistofelici degli  uomini di oggi ed, allora...ho smesso di sognare.

 Ma, mi sono chiesto, con mente più raziocinante: la scomparsa di questa meravigliosa sorgente è un fatto isolato ed a sè stante, oppure è semplicemente l' espressione locale di un fenomeno diffuso?

Ho cercato, allora, di capire maggiormente e, dalla documentazione scientifica esistente al riguardo, ho appreso un elementare concetto e, cioè, che:

" I Fiumi non sono alimentati solo dalle Nevi, ma da un numero imprecisato di Sorgenti, che nascono dalle Falde Idriche Sotterranee, lungo il loro percorso."

Esiste, quindi, una convivenza ed un' armonica correlazione fisica tra Sorgenti e Falde Sotterranee, per cui l' argomento deve essere esaminato congiuntamente.

E' chiaro che il tutto non può essere analizzato, nel dettaglio, a livello continentale e, tanto meno, a livello planetario, perchè verrei ad inondare gli amici lettori di "Trucioli Savonesi" con un' enorme valanga di dati e di cifre, oltre tutto di difficile comprensione.

Mi limito, quindi, alla Situazione Italiana perchè sovrapponibile, tra altro, alla grande maggioranza delle Nazioni industrializzate o ad alta agro-economia:

IL PRELIEVO IDRICO ITALIANO

DA POZZI O FALDE ACQUIFERE SOTTERRANEE:   48,6%

DA SORGENTI                                                              :   37,9%

DA BACINI ARTIFICIALI                                            :    8,0%

DA CORSI D' ACQUA SUPERFICIALI                        :    4,8%

DA LAGHI NATURALI                                                 :    0,4%

DA ACQUE SALMASTRE SUPERFICIALI                 :    0,3%

                                                                        TOTALE : 100,0%

(FONTE: KRT - P e G INFOGRAPH)

Come dimostra chiaramente la Tabella sopra riportata l' 86,5% dell' Acqua Dolce, utilizzata nel nostro Paese, proviene dal Sottosuolo e dalle Sorgenti.

I problemi, tuttavia, nascono a questo punto, perchè sia le Falde Idriche Sotteranee, sia le Sorgenti si trovano, attualmente, in una grave crisi quantitativa (perchè diminuite in numero e portata) ed, allo stesso tempo, qualitativa (causata dal deterioramento delle acque  in esse contenute).

E' necessario, dunque, esaminare le CAUSE di questo decadimento, al fine di potervi porre rimedio, in tempi sufficientemente rapidi:

1) CAMBIAMENTI CLIMATICI CON CONSEGUENTE INSORGENZA DI EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI

Già nel 2002, gli scienziati dell' ONU avevano calcolato che la temperatura media del suolo terrestre sarebbe aumentata di un valore compreso tra 1,4 e 5,8 gradi entro il 2100 e che, in seguito a questa crescita inusitata di energia nell' atmosfera, sarebbero aumentati gli eventi meteorologici estremi.

In termini concreti, i cambiamenti climatici (che, ormai annualmente, constatiamo) sono destinati a condurre ad una Diminuzione delle Piogge (13% in meno, negli ultimi 50 anni, in Italia), con secondari Periodi di Grande Siccità, alternati  ad Alluvioni, sempre più frequenti e severe; a sua volta, l' arrivo delle piogge, nelle zone che soffrono la siccità, potrebbe non rivelarsi un sollievo per le terre assetate, ma, al contrario, farne scempio, causando straripamenti ed ulteriori disastri. Infatti, il terreno arido, sottoposto a precipitazioni intense e localizzate, non riesce ad assorbire l' acqua piovana, la quale, in queste condizioni, scivola sui pendii a velocità tanto maggiori, quanto più prolungata è stata la siccità, riversandosi, in quantità eccessive, negli alvei dei fiumi ed impedendo, di conseguenza, l' arricchimento idrico delle falde e delle sorgenti.

2) ASSENTE O IRRAZIONALE TUTELA DEL SUOLO E DEL VERDE

Gli insegnamenti, dettati dalla tradizionale cultura contadina, debbono far ricordare, a tutti noi, che le acque piovane esigono una rigorosa tutela del suolo e dei boschi per poter giungere alle falde delle colline e delle pianure, dopo alcuni mesi di viaggio sotterraneo e per alimentare, di conseguenza, le sorgenti.
Al contrario, assistiamo, oggi, ad una deleteria selvatizzazione dei nostri boschi (montani e collinari) diventati, ormai, foreste oscure ed impenetrabili.

3) ECCESSIVA CEMENTIFICAZIONE ED ASFALTIZZAZIONE DELLE STRADE MONTANE

L' argomento non necessita di particolari commenti; è, infatti, evidente che l' eccessiva cementificazione di intere aree montane e collinari, con relativa asfaltizzazione delle strade ha condotto (e conduce tuttora) ad una fatale impenetrabilità del suolo da parte dell' acqua piovana, la quale si trasferisce in pochissimi giorni, ai torrenti, ai fiumi e, quindi, al mare, impedendo, di fatto, l' alimentazione delle falde acquifere profonde.

4) DETERIORAMENTO QUALITATIVO IDRICO DELLE FALDE

Raramente, la pubblica opinione viene informata sul decadimento o, peggio, sulla "distruzione" delle riserve di acqua dolce, situate nelle falde.

Eppure, tra esse, ne esiste un notevole numero reso inutilizzabile dalle immissioni di residui fognari, detersivi, antiparassitari e concimi, residui industriali e, addirittura, di percolati delle discariche di rifiuti solidi.

Le giuste norme internazionali, in difesa della salute pubblica, impongono che possa essere distribuita nelle abitazioni come "Acqua Potabile" soltanto dell' acqua che non contenga, al di là di limiti molto rigorosi, tracce di sali totali, metalli pesanti e residui di detersivi e pesticidi.

Ma, queste norme vengono sottovalutate o, addirittura, ignorate in molti Paesi del Mondo, per cui è sempre più difficile e costoso trovare "Acqua Potabile", secondo le caratteristiche definite dalla legge.

Per questa ragione, sarebbe auspicabile, anche in Italia e nella nostra piccola Liguria, il ritorno alle " Acque di Sorgente"; la Tabella Statistica, sopra riportata, dimostra, invece, l' OPPOSTO, nel senso che quasi la metà del prelievo idrico italiano avviene attraverso l' utilizzo dei pozzi e delle falde sotterranee.

Addirittura, questa metodologia sta diventando prevalentemente nel mondo intero; non a caso, ormai, si sta universalmente parlando di ESTRAZIONE DELL' ACQUA, in modo analogo a quello che succede per il Petrolio; in concreto, questa tecnica è, oggi, utilizzata non soltanto in Libia ed in Arabia Saudita (regioni aride e semidesertiche per natura), ma, anche, negli Stati Uniti (Florida), Messico, Indonesia e Gran Bretagna, vale a dire in aree del Mondo che, in linea teorica, dovrebbero avere a disposizione acqua proveniente dalle sorgenti naturali; ai lettori, che intendono approfondire questo argomento, consiglio semplicemente di consultare la fondamentale pubblicazione (con relativi dati statistici) di Marq De Villiers: "Acqua: storia e destino di una risorsa in pericolo".

D'altra parte, l' auspicato RITORNO ALLE ACQUE DI SORGENTE diventa, sempre più, di difficile attuazione, per la semplice ragione che l'Acqua di Sorgente sta diventando ogni giorno di più una MERCE, in mano a ben definite imprese alla ricerca di facili profitti (come ho già  avuto modo di scrivere); ma, su questo specifico tema, intendo, intervenire, in dettaglio, in una successiva puntata.

5) ERRATA CAPTAZIONE DELLE ACQUE DI SORGENTE

E' questo, un fattore di decisiva importanza, che concorre al depauperamento delle risorse idriche.

In effetti, nella grande maggioranza delle nazioni del Mondo (ivi compresa l' Italia), viene definito, artatamente, a tavolino un Comprensorio di Utenza, coinvolgendo più Nazioni e più  utenti e, su quella base, vengono ipotizzate (su base puramente teorica) le diverse quantità d' acqua da prelevare e da distribuire tra i partners, spesso con interferenze tra diversi bacini idrici.

E', ormai, un metodo che tutti gli esperti giudicano profondamente errato, perchè non aderente alla realtà geofisica; è, invece, più logico e produttivo definire un significativo BACINO IDRO-GEOLOGICO, studiare, al suo interno, gli interventi necessari per tutelare e potenziare la risorsa-acqua ed, infine, programmare, sulla base di un corretto bilancio idrologico del bacino stesso, il corrispondente, ammissibile COMPRENSORIO DI UTENZA.

Percorrere questa nuova strada sembra facile, ma, così non è.

Tuttavia, in armonia con il pensiero di Ralph Waldo Emerson, mi permetto di consigliare all' Uomo del Futuro di:

 "Non andare dove ti porta la strada attuale.

Và, piuttosto, dove non c'è strada

e lascia una traccia."

Per quanto mi riguarda, infine, so benissimo che non mi è possibile ritornare alla giovinezza e non pretendo eventi miracolosi; voglio soltanto che la mia vita continui ad essere rivolta alla Ricerca del Tempo per Sognare

26 Giugno 2007                        ALDO PASTORE