«Il parco archeologico per rilanciare il turismo» IL SECOLOXIX
finale
Per il Verde Castellazzi è necessario anche riqualificare gli alberghi
 
Finale. «Il programma non è stato rispettato. Siamo entrati nel sistema turistico locale, ma con quale atteggiamento? Non c'è stata compartecipazione e pertanto, come sempre, hanno dimostrato di programmare senza dialogare con la gente, senza cercare di coinvolgere la popolazione».
Parole dure quelle espresse da Gabriello Castellazzi, rappresentante dei verdi per il Finalese.
L'esponente politico contesta all'amministrazione comunale, ma anche all'ex assessore, oggi responsabile dell'Agenzia regionale per il turismo, Angelo Berlangieri, di non aver mantenuto le promesse, di aver evitato di prendere decisioni soprattutto in merito al parco naturalistico archeologico.
«È colpa anche del sindaco che non si è presentato alle riunioni nonostante ci sia da programmare in modo preciso anche grazie all'indagine commissionata al Turing Club italiano. Se non vogliono ascoltare i Verdi stiano a sentire, visto che abbiamo anche pagato il lavoro, almeno il responso del Touring».
Il Touring aveva invitato i finalesi a puntare maggiormente su una politica in grado di aiutare le strutture alberghiere. Prendendo di fatto le distanze dalle seconde case e dal turismo mordi e fuggi dei fine settimana.
Castellazzi punta il dito accusatore verso il Palazzo sottolineando l'urgente necessità di valorizzare il territorio sia dal punto di vista culturale che ambientale mettendo in pratica tutti quei dispositivi che possano disincentivare il turismo del weekend.
«Mettendo a regime l'afflusso esagerato dei fine settimana - aggiunge il professor Castellazzi - avvantaggeremo gli alberghi dando spazio a una politica di riqualificazione soddisfacendo sia le esigenze del periodo estivo che di quello invernale. Occorre ostacolare con forza l'aumento patologico delle seconde case e puntare, alla grande, sul parco archeologico, problema da troppo tempo sul tappeto».
I rappresentanti dei Verdi mettono in evidenza anche la necessità di dare più forza alla "Sala del mare" e al Museo finanziando progetti, come la ristrutturazione del campanile di Santa Caterina, che dovrebbero permettere l'intero rilancio della città.
Critiche mosse con documentazione alla mano e in grado di creare un clima politico ancora più testo dell'attuale.
«Non ci sono problemi riferiti al parco archeologico. Il percorso delle Arene Candide è uno dei punti focali dell'intervento inserito nella ristrutturazione dell'area Ghigliazza. Vogliamo recuperare e rilanciare. Poi c'è il progetto per ristrutturare il campanile di Santa Caterina intervento già concordato con la sezione finalese dell'Istituto di studi liguri. Credo di aver mantenuto le promesse e di fondere l'idea del turismo con quella culturale».
Nicola Viassolo, assessore al turismo di Finale, annuncia la volontà di andare avanti nei progetti di riqualificazione percorrendo, per fasi, il programma approvato tempo fa da tutti i componenti la maggioranza consiliare.
daniele la corte