Albisola Superiore. Rivoluzione urbanistica alle porte ad
Albisola Superiore.
L'amministrazione comunale sta per mettere mano alla vasta
area che si trova tra la stazione ferroviaria, le scuole di
via San Pietro e via Giovanni XXIII, arrivando ad
interessare le aree su cui attualmente sorge lo stabilimento
della Gavarry.
Le ipotesi progettuali, non ancora definitive, prevedono
numerosi edifici di servizio e una parte di residenziale.
«Il primo passo - spiega il sindaco Lionello Parodi - sarà
la progettazione la zona delle scuole di via San Pietro, che
per fortuna è già di proprietà del Comune. Ci sono alcune
soluzioni e idee al vaglio dei tecnici e della giunta, ma
prima di avviare l'intervento organizzeremo degli incontri
con gli abitanti per verificare il loro gradimento ed
eventualmente i loro suggerimenti».
Un caso era stato sollevato da un gruppo di albisolesi, che
avevano raccolto oltre seicento firme per chiedere al Comune
di ripensare l'intervento, nel timore che scompaia il parco
giochi ricavato anni fa di fianco alla scuola elementare.
«Abbiamo già previsto un diverso utilizzo dell'area delle
scuole - spiega Parodi -, ridisegnando tutta l'area tra la
stazione ferroviaria ed il gasometro. Sul parco di via San
Pietro dovremo intervenire, ma lo faremo prevedendo un'area
di pari superficie, se non superiore, a quella attuale. Con
l'accorpamento delle scuole, per cui abbiamo già ottenuto il
finanziamento, entro l'anno partiranno i lavori».
L'idea su cui lavora l'ufficio urbanistica prevede la
creazione di una cittadella del volontariato, con spazi per
nuovi uffici comunali (la vecchia sede è ormai inadeguata
alle esigenze) ed eventualmente una biblioteca.
Inoltre bisognerà tener conto della trasformazione delle
aree della Gavarry. La fabbrica di saponi si trasferirà
infatti a Valleggia, la proprietà sta quindi valutando la
trasformazione dei volumi in strutture residenziali, secondo
uno schema ormai consueto nella nostra provincia.
Il Comune vorrebbe anche dire la sua per realizzare una
nuova strada che diventi l'alternativa a corso Mazzini,
ormai vicino al collasso, per chi proviene da levante ed è
diretto verso Stella o il casello dell'autostrada.
Il Comune è costretto a cercare con urgenza una soluzione
all'assedio del traffico automobilistico. Secondo un recente
studio (commissionato all'architetto Viviana Procopio e
all'ingegnere Maria Fassone) si stima che un esercito di
53mila veicoli attraversi in media ogni giorno Albisola,
considerando soltanto una fascia di cinque ore di punta. Un
dato che "fotografa" il dramma della viabilità savonese e la
prospettiva di un'altra estate di fuoco sotto il profilo del
traffico lungo l'Aurelia.
Giovanni Vaccaro
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