VIA NIZZA LA CONDOTTA DEL DEPURATORE SARA’ SOSTITUITA, DISAGI PER IL TRAFFICO  LA STAMPA
Allarme inquinamento per una chiazza di petrolio
Savona, bagni sì o no?
Verdetto tra due giorni
Oggi i tecnici dell’Arpal preleveranno i campioni in mare
 
Allarme inquinamento ieri mattina anche davanti a Celle Ligure per una chiazza probabilmente di idrocarburi, ma comunque di limitate dimensioni, che le correnti stavano ormai portando verso riva. Ad accorgersene è stato un equipaggio dei vigili del fuoco del distaccamento del porto che a bordo di un battello era impegnato in un giro di ricognizione a un miglio dalla costa, da capo Olmo. E’ stata così avvertita la Capitaneria di porto che ha fatto subito intevenire il battello Tagis della Castalia che ha provveduto all’attività di disinquinamento. Secondo la guardia costiera, la macchia di idrocarburi potrebbe essere stata spinta sottocosta dalla sciroccata dei giorni scorsi. [FIRMA]CLAUDIO VIMERCATI
SAVONA
Le bandiere rosse avvertono che non si può fare il bagno. E i bagnanti si adeguano. Certo, quel mare limpido più del solito fa venire voglia di un tuffo e insinua qualche dubbio: «Ma sarà davvero inquinato?». Lo stabiliranno i tecnici dell’Arpal che questa mattina inizieranno a prelevare campioni di acqua nel tratto di mare davanti a via Nizza, dalla Natarella a Zinola, dagli ex cantieri Solimano al camping Vittoria, dove domenica pomeriggio, a causa dello scoppio di una condotta del depuratore, si sono riversati liquami non ancora trattati con un rischio di inquinamento da colibatteri.
L’esito degli esami di laboratorio si conoscerà probabilmente giovedì. E dunque resta il divieto di balneazione. «Che - dice il titolare dei bagni Lido dei Pini - davvero non ha provocato lamentele o proteste fra i miei clienti. Oggi hanno fatto qualche doccia di più...». «Certo - prosegue - dispiace che questo inconveniente sia successo proprio domenica. C’erano bagnanti che arrivavano da Torino e non è stata certo una bella pubblicità. E già così difficile fare venire gente da fuori, qui a Savona...Speriamo comunque che si risolva tutto al più presto».
Al lavoro sono già gli operai. Da oggi, infatti, inzierà la sostituzione di tutta la condotta del depuratore che nei mesi scorsi era scoppiata due volte, ma gli interventi si erano limitati a mettere una pezza alle falle. Il cantiere probabilmente non sarà rimosso prima di un mese con i disagi che ben si possono immaginare per il traffico, anche nei fine settimana, perchè i lavori andranno avanti a oltranza, pure di sabato e domenica.
«E’ un sacrificio - spiega Livio Di Tullio, l’assessore ai Lavori Pubblici - che purtroppo non si può evitare». La polizia municipale ha disposto un salto di corsia nel tratto di via Nizza fra l’incrocio con corso Svizzera e gli ex cantieri Solimano: le due corsie in direzione centro città sono chiuse e il traffico deviato sulla carreggiata opposta (verso Vado Ligure) che diventa così a doppio senso di circolazione.
Intanto va avanti anche l’inchiesta del procuratore capo della Repubblica, Vincenzo Scolastico, che vuole vederci chiaro sulle procedure adottate per la riparazione della condotta. Il magistrato per ora ha aperto un fascicolo «contro ignoti» nel quale vengono ipotizzati i reati di inquinamento e frode in pubbliche forniture. Le indagini sono state affidate ai vigili urbani. A loro il compito di acquisire la documentazione del caso.

Ermanno Branca

SI ROMPE, DUNQUE ESISTE

L’esplosione della condotta del depuratore consortile nella prima domenica estiva di sole rappresenta una di quelle congiunture «astrali» che può mettere in crisi i Bagni Marini e minare l’immagine turistica che la città ha cominciato a costruirsi negli ultimi dieci anni. La rottura della tubatura di via Nizza, già rattoppata decine di volte, evidenzia la necessità di correre ai ripari con un intervento risolutore, doloroso sotto il profilo economico e della viabilità, ma ormai inevitabile. Forse ci sarebbe da obiettare anche sulla qualità dei materiali scelti una ventina d’anni fa, quando venne costruito il depuratore che da allora è stato di fatto ricostruito pezzo per pezzo. Un tema a cui si è dedicata a più riprese la magistratura.
Il guasto di domenica ha evidenziato tuttavia che, pur con tutti i limiti, le pecche, i miasmi e le manchevolezze che sembrano un inevitabile corollario degli appalti italiani, il depuratore svolge un ruolo fondamentale. Se i Comuni da Varazze a Finale nell’ultimo decennio hanno fatto collezione di Bandiere Blu, il merito è proprio del depuratore, che consente di evitare che le fogne vengano scaricate in mare, come è successo domenica, come accadeva a Savona prima degli Anni ‘90 e come purtroppo capita in tanti centri della Riviera.