Raddoppiati i costi per il consiglio e le commissioni IL SECOLOXIX
palazzo sisto
Prolifera il numero delle sedute, già esaurito il budget per il 2007. L'assessore Martino: «Dovremo ridurre»
 
PALAZZO SISTO dovrà varare una manovra di contenimento delle sedute delle cinque commissioni consiliari e del consiglio comunale. Sarà questa la strada dopo che è emerso un clamoroso sforamento, nelle pieghe dell'approvazione del consuntivo 2006. A metà anno, infatti, è già stato utilizzato l'intero budget annuale previsto in sede di bilancio preventivo ad inizio 2007. 140 mila euro complessivi, dei quali 80 mila destinati alle commissioni e 60 mila alle sedute di consiglio comunale. In sostanza, il numero di sedute (soprattutto delle commissioni) è clamorosamente lievitato in questi mesi sino quasi a raddoppiare, facendo balzare in avanti anche i costi.
L'assessore al bilancio Luca Martino ha portato il problema in giunta. Le strade possibili, per Palazzo Sisto, sono solo due: ridurre drasticamente i gettoni - il che provocherebbe un'autentica sollevazione da parte dei consiglieri di tutti i colori politici - oppure ridurre altrettanto drasticamente il numero delle sedute. «Sarà questa - ha specificato Martino a precisa domanda - la strada che intraprenderemo per rientrare nei conti». Il problema, come detto, riguarda soprattutto le commissioni e va da sé che la prima operazione ad essere varata sarà una azione di "moral suasion" nei confronti dei cinque presidenti perché disciplinino meglio il lavoro. «In realtà sapevamo già - spiega Martino - che lo stanziamento previsto era basso e che avremmo dovuto aumentarlo in sede di equilibri e assestamenti di bilancio. Il problema è che siamo andati assai oltre a quanto previsto. A metà anno abbiamo esaurito il budget».
La giunta ha deciso peraltro di non procedere con nuove deliberazioni, ma di attuare una variazione interna al "Peg" (il Piano economico di gestione) per andare a pescare i denari necessari nelle voci ancora non esaurite. Tutto ciò servirà per coprire le spese, ma solo fino al 30 giugno, dal momento che i conteggi vengono effettuati su base trimestrale. «Dopodiché - conclude Martino - abbiamo deciso che per la parte restante dell'anno bisognerà attuare una correzione di rotta. Con il vicesindaco Paolo Caviglia incontreremo i capigruppo per stabilire il da farsi». Resta il problema di reperire le nuove risorse, ad oggi inesistenti.
Intanto, martedì sera, il consiglio comunale ha approvato il rendiconto relativo al 2006. Il documento finanziario presentato dall'assessore Martino è stato votato da 31 consiglieri, con 21 voti a favore e 10 contrari. Il rendiconto presenta un avanzo di amministrazione di quasi tre milioni di euro, ma si è attirato le pesanti critiche di Fabio Orsi, di Forza Italia. La prima accusa del consigliere azzurro è relativa al disavanzo di 700 mila euro tra le entrate accertate e le spese impegnate. La seconda riguarda invece la fiscalità comunale. Orsi sottolinea che per quanto riguarda l'Ici si è recuperato meno del 50% di quanto preventivato. «Ancora più grave la situazione della Tarsu - ha accusato - La tassa pagata copre solo il 91% del servizio».
An. Gran.
 
«su Casalinuovo non è affatto finita qui»
il centrodestra
NEL CONSIGLIO comunale di martedì sera la maggioranza di centrosinistra ha respinto l'ordine del giorno (17 no, 13 sì, 1 astenuto) presentato dai gruppi di centrodestra nei quali si chiedeva l'abolizione dell'indennità e dei gettoni destinati al presidente (20 mila euro lordi) e ai commissari della commissione Qualità Urbana, meglio nota come commissione Giuseppe Casalinuovo (Margherita) dal nome del presidente incaricato. Alla votazione non hanno partecipato, uscendo dall'aula, i tre consiglieri del Prc (Pastorino, Lugaro e Varaldo) e il consigliere della Sinistra democratica Roberto De Cia. La maggioranza ha dovuto incassare anche la defezione del consigliere diessino Bonfanti, che si è astenuto. Gli altri presenti hanno votato la pratica.
«I gruppi di centrodestra desiderano stigmatizzare il comportamento dei consiglieri di centrosinistra - hanno detto i capigruppo del centrodestra Federico Delfino, Vincenzo Delfino, Piero Santi e Alessandro Parino - che, con il loro voto, hanno voluto far passare la logica di premiare con incarichi retribuiti chi protesta per non essere stato chiamato dal sindaco a svolgere il ruolo di assessore, confondendo la missione di servizio alla collettività per la quale ogni singolo Consigliere Comunale ha ricevuto mandato popolare con la ricerca di emolumenti da lavoro privato». Il centrodestra ha chiesto a Giuseppe Casalinuovo, indicato per la presidenza, di fare un passo indietro «rinunciando all'indennità prevista, come atto di rispetto verso le istituzioni e verso tutti quei cittadini, savonesi e non, che faticano nella vita di tutti i giorni a far quadrare i propri conti economici». Il centrodestra ha anche annunciato che proseguirà in tutte le sedi la sua azione contro la commissione Casalinuovo «voluta da un'amministrazione di centrosinistra più impegnata a sanare le sue divisioni interne che a risolvere i problemi della città».