Aree che da agricole diventano prima artigianali e poi commerciali grazie a due delibere
 La Repubblica
Toirano, quei terreni "sospetti"
 
il caso
I provvedimenti presi nel 2001 e nel 2004 quand´era sindaco Bertolotto
 
MARCO PREVE

Nel ponente del mattone c´è un nuovo capitolo da seguire. E´ quello di una preziosa manciata di terreni del Comune di Toirano che con due delibere del 2001 e del 2004 cambiarono destinazione d´uso passando da quella agricola ad artigianale-commerciale. All´epoca, a guidare la giunta c´era il sindaco Marco Bertolotto, che oggi è il presidente della Provincia di Savona. Il guaio, secondo il segretario comunale che trasmise gli atti alla procura, per i consiglieri di opposizione che inviarono un esposto e per il procuratore capo Vincenzo Scolastico che ha subito aperto un fascicolo, è che quelle delibere contenevano conflitti d´interesse per il sindaco e altri assessori. Ci sarebbero infatti le proprietà del suocero e della zia di Bertolotto, e poi di famigliari dell´allora vicesindaco Lucio Canavese e degli assessori e consiglieri Vittorio Rosciano, Clotilde Odasso, Pietro Mazzarello. Bertolotto ha rivendicato la correttezza del suo operato spiegando che «senza quei terreni ne sarebbe uscito un insediamento irrazionale a macchia di leopardo». La deliberazione del 2004 fu presa nell´ultimo consiglio comunale da lui presieduto. Per situazioni simili sono stati rinviati a giudizio degli ex assessori di Arenzano, mentre ha subito ripetuti rinvii l´approvazione del Puc di Recco. E anche la procura di Savona nelle prossime ore potrebbe far partire degli avvisi di garanzia tecnici.
I terreni oggetto dell´inchiesta rappresentano una ricca opportunità di investimento. Acquistati in un primo tempo da una società di Bergamo, la Vega, appartengono ora alla Geo dei fratelli Nucera. Andrea Nucera, albenganese, è il costruttore che da qualche tempo è presente in tutte le principali operazioni immobiliari del savonese. E´ lui che nella Progetto Ponente (Nucera più Arte Savona, le ex case popolari) avrebbe voluto realizzare al posto dell´ospedale ingauno i quattro grattacieli "massacrati" dal Gabibbo di Antonio Ricci.
Ed è sempre Nucera che con la Geo ha rilevato altri terreni "caldi". Quelli di Ceriale destinati ad ospitare seconde case, alberghi e negozi, in passato di proprietà della Frontemare, una delle società occulte del banchiere Giampiero Fiorani. Due anni fa il piano particolareggiato della Frontemare (18 milioni il valore stimato dagli avvocati di Fiorani) fu consegnato al comune dall´architetto Angela Zattera. Secondo documenti sequestrati nell´indagine della procura di Milano, la professionista sarebbe stata presentata da un politico ligure ai fratelli Marazzina, costruttori amici di Fiorani, nel corso di un incontro svoltosi a Camogli. L´architetto è anche indagata per concorso in peculato nell´inchiesta genovese sul villino di Mulinetti, a Recco, che da sede della Forestale venne trasformato in abitazione di servizio dal direttore ligure, Walter Lupi, del Siit (ex Genio Civile e Provveditorato opere pubbliche). Ma questa è un´altra storia ancora.