Botta e risposta Berruti-Sansa al convegno sulla costa ligure
legambiente IL SECOLO XIX
 
«LA LOGICA della sola economia portuale è pericolosa per Savona. E se comunque si deve parlare di spazi portuali, perché aver concesso l'ex Ilva alle case del Crescent invece che ad attività portuali. E poi cosa c'entra un grattacielo di lusso in mezzo al mare? E perché progettare 800 posti barca davanti al porto ovvero in un punto in cui potranno creare problemi alle manovre delle grandi navi?». Sono alcuni dei dubbi sollevati dal magistrato ed ex sindaco di Genova Adriano Sansa nel suo apprezzato intervento in Provincia al convegno "Territorio e ambiente: un progetto oltre il cemento, la difesa della linea di costa della Liguria" organizzato dal circolo Chico Mendes di Legambiente. Prima di Sansa erano intervenuti i vertici regionali e locali di Legambiente, gli architetti Cinzia Pennestri e Luigi Lagomarsino, il biologo Maurizio Wurtz. A seguire hanno parlato altri tecnici, esperti e amministratori (tra cui l'assessore regionale Franco Zunino). Ma a Sansa è toccato il ruolo più delicato: replicare ai messaggi lanciati in apertura dal sindaco Federico Berruti che ha difeso le linee politiche del Comune («su molti argomenti ho trovato la strada già tracciata»), assicurato responsabilità nella pianificazione e chiesto di non guardare a Savona «esclusivamente in chiave Fuksas ma allo sviluppo comprensoriale».
«Anzitutto voglio dire al sidnaco Berruti che continuità non è conformismo - ha detto Sansa - E che non guardare solo a Fuksas è giusto ma lo spettro di quel grattacielo che non ha nessun rapporto con la città, con la società e con l'economia locale, è difficile, impossibile. Per il porto della Margonara ho contato 15 atti ufficiali diversi tra Comune, Provincia, Regione e da ciascuno escono pareri diversi, contrari, discordi. Il risultato è aberrante. C'è troppa confusione, troppo caos. E poi non mi piace il termine speculazione ma quel grattacielo è solo una speculazione, e i protagonisti che ci sono dietro sono inquietanti».
D. Frec.