SECONDO il gruppo consiliare di minoranza l'intervento
previsto dall'amministrazione Vadora sull'area Douglas
Scotti è solo una colata di cemento, "una concessione a
privati che, in cambio di poche opere pubbliche potranno
fare un'operazione altamente conveniente per le loro
tasche".
«Già in fase di campagna elettorale avevamo denunciato la
nostra preoccupazione per l'edificazione di quest'area e
anche se il sindaco Vadora, nell'ultimo consiglio comunale,
ha voluto farci credere che tale area non ha alcun valore
ambientale, perché in prossimità c'è il depuratore di Borgio
Verezzi, per noi rimane comunque una zona da salvaguardare
anche perchè il depuratore sparirà nel momento in cui sarà
realizzato il collegamento con il depuratore consortile di
Borghetto, rivalutando pienamente il valore ambientale
dell'area stessa», ha sottolineato il capogruppo di
minoranza Fulvio Canneva».
«L'area risulta molto appetibile per chi volesse realizzare
un imponente intervento immobiliare - aggiunge Canneva - di
volumetria pari a circa otto volte l'albergo Lido con un
ritorno economico di circa 50 milioni di euro, in cambio di
2 milioni e mezzo». Questa è la cifra, dichiarata dal
sindaco, che verrebbe destinata alla realizzazione della
passeggiata, della rotonda e al collegamento al depuratore
consortile, il tutto a scomputo degli oneri di
urbanizzazione. «Decisamente un po' poco se pensiamo
all'impatto e al danno ambientale che produrrebbe tale
intervento in una zona già vincolata dal Piano territoriale
di coordinamento paesistico».
Secondo il consigliere Enrico Rembado prima di approvare
un'opera di tale natura sarebbe necessario indire una
consultazione popolare, un referendum.
S. An.
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