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 INTERVENTO A SOS CEMENTO 2 PARTE

I CASI A SAVONA
di Antonia Briuglia

" Bofill", "Fuksas", il Crescent, l'Ex-Astor sono alcuni degli scempi sul territorio già diventati casi, con nomi  che i cittadini conoscono oltremisura.

 Ciò che, a Savona, si conoscono meno sono, invece, le motivazioni e le conclusioni di alcune indagini della Procura della Repubblica .

Ad esempio per  Bofill l'ipotesi di reato era l'abuso d' ufficio proprio per la pratica che autorizzava il progetto; i destinatari: IGNOTI! come se nel Comune di Savona fossero anonimi gli addetti al rilascio delle Concessioni Edilizie. Gli interessi del caso invece sono noti a tutti, si chiamano Orsero.

 Non si conoscono neppure le motivazioni e le conclusioni delle indagini della stessa Procura sul Crescent, quella che definirei una oscena MURAGLIA DI CEMENTO sulle ex-aree OMSAV, ovvero il secondo eco-mostro Bofill della zona portuale. (attenderemo fiduciosi l'uscita del libro di Bruno Lugaro:"Il fallimento perfetto" per conoscere la vicenda).

 

Non si conoscono neanche i contorni delle vicissitudini legate ai ripetuti blocchi di cantiere dell'EX-ASTOR: il primo per danni statici agli edifici storici confinanti (uno fra questi, un'importante edificio pubblico quale la Pinacoteca Comunale), il secondo per l'affioramento corposo di acqua, l'ultimo per rinvenimenti murari di interesse archeologico.

MARGONARA :UN CASO EMBLEMATICO.

 

Nella Liguria di Ponente, difficilmente si potranno ricordare, in futuro, i "grandi dell' architettura" per i loro mirabili progetti, perchè qui, grazie alla classe politica, la gente li ricorderà sempre per coloro che hanno firmato gli espropri del territorio a favore, non dello sviluppo di tutti, ma degli affari di pochi.

Uno di questi è il caso Margonara, che viene ormai chiamato comunemente Fuksas, per mettere in primo piano il progettista.

Questo caso ha contraddistinto un dibattito chiesto a gran voce dalla città e liquidato, dopo mesi di polemiche, con "AUDIZIONI DI DEMOCRAZIA PILOTATA" di cui ancora oggi il Sindaco  si vanta.

 

L'errore più grossolano è quello di farsi intrappolare nella disquisizione sulle caratteristiche del "TORNADO" :

 - se bello, come lo vede l'assessore alla qualità urbana Di Tullio, addirittura da sostituire come simbolo alla Torretta, ormai vetusta;

 - se troppo alto, come coloro che vorrebbero tornare al vecchio progetto di edificazione INTENSIVA,... MA LIGURE!!

- se brutto, perchè i suoi 120 metri appaiono inutili e impattanti;

-se trasparente,come lo propongono i maghi del rendering grafico;

-se ricade sul territorio di Savona o,come preferisce il Comune limitrofo, su quello di Albissola Marina, che dedica un intero Consiglio Comunale su come" fare le pulci "al Comune di Savona e ai privati proponenti e "spillare loro più quattrini possibile" magari per farci uscire quel Museo della Ceramica che le Albissole in tanti anni non sono state capaci di realizzare. Oppure "cavalcarlo" per  risolvere, una volta per tutte, l'annoso problema della viabilità sull'Aurelia.

 

NON E' QUESTO IL PUNTO, o meglio lo sarebbe in una città "normale", non a Savona dove un Sindaco (come ha sempre avuto in animo di fare) approva l'IDEA PROGETTUALE  equivocando sul termine e anteponendo all'approvazione del progetto definitivo, 7 paletti che contengono alcuni degli aspetti sopra descritti e molti altri, di irrealizzabile contenuto che invece di invalidare il PROGETTO DI ESPROPRIAZIONE DELLA COSTA lo vanno a rafforzare!!

 

RIASSUMENDO: nel 2005, UN MINISTERO DI CENTRO-DESTRA concede la valutazione positiva di impatto ambientale al Piano Regolatore Portuale di Savona e nel 2007 una GIUNTA DI CENTRO SINISTRA (stesso colore di Provincia e Regione), senza troppa opposizione, dà il via ad un'operazione che è il contrario di un IDEA, soprattutto  di politica territoriale e di tutela di quella costa ligure, che un 'azione di discontinuità col passato doveva difendere.

I COMUNI OSTAGGIO

 

Così COMUNI- OSTAGGIO con una classe politica che tira a campare, che non vuole rogne, che pratica l"equivicinanza politica", che baratta promozioni e "poltrone", che teme di entrare nelle schiere degli "incontrollabili" e quindi non- candidabili, che deve riconoscenza, che volta gabbana quando meno te lo aspetti ;

 COMUNI -OSTAGGIO con Commissioni Edilizie permeate da conflitti di interesse di membri intimiditi da ricatti di lavoro:

             TOLLERANO E AUTORIZZANO

quando addirittura non promuovono, un processo che presenta evidenti FALLE DI ILLEGGITTIMITA', quando disattende leggi dello Stato (vedi la ormai sbeffeggiata "legge Galasso"), e quando si discosta in modo evidente da Piani Urbanistici sovraordinati (vedi i Paesistici) o ai Piani di Bacino, che prevedono rischi sui quali i Geologi savonesi hanno dichiarato(su Margonara) di pronunciarsi solo dopo appositi incarichi.

 

E LA SOVRINTENDENZA?

 

 Il Sovrintendente ai beni architettonici della Liguria, Rossini, ha sostenuto pubblicamente, in un Convegno promosso da Italia Nostra,che "se una struttura è ben progettata, da una mano di qualità, va accettata anche in un territorio come quello della Margonara in quanto può essere da stimolo per lo sviluppo globale della città, visto che non va a peggiorare il paesaggio!"

Il Sovrintendente pare abbia dei vuoti di memoria sul CONCETTO DI PAESAGGIO DI MARGONARA!!!

 

"il Piano Portuale della costa non sottolinea con la dovuta attenzione la delicatezza paesistica dell'area...dotata di alto valore naturalistico per la presenza di scogli e piccole spiagge; costituisce l'ultimo tratto di costa in cui sussiste un equilibrato rapporto tra valori naturali e intervento antropico,prima del porto di Savona, della sua conurbazione e del porto di Vado..."

 

Questa è la NOTA n.° 14823 del 21/02/2000 della Sovrintendenza ai Beni Architettonici della Liguria sul porticciolo della Margonara.

Per non citare la scheda 13 dove si dichiarano gli eventuali danni alle spiagge albissolesi e se non basta la ormai provata esistenza di posidonia, di molluschi e fondali ancora ricchi di pesci.

VECCHI VIZI E NUOVI SCEMPI

Le tutele non bastano più a contrastare la marcia del CEMENTO, la trasformazione delle fasce collinari albissolesi ne sono un esempio come tanti in Liguria .Un edificazione cosiddetta "leggittima", che cresce a dismisura e con l'alibi dello sviluppo e della promozione turistica, maschera la ripresa di VECCHI VIZI che rincorrono l'unico valore: quello speculativo del mercato immobiliare.

Intanto lo scempio idrogeologico è sotto gli occhi di tutti e continua ad essere perpetrato e addirittura propagandato  come lotta all'immobilismo dagli "UOMINI DEL FARE".

Nelle Albissole e a Savona con la saturazione delle zone, aumentano oltremisura i problemi di viabilità e di inquinamento che, però, magicamente non vanno ad interferire con le "certificazioni ambientali" e le "bandiere blu".

 

I MOVIMENTI E LA PARTECIPAZIONE

 

Da questo quadro di NON-CULTURA è emersa, a Savona, una realtà da tempo attesa: cittadini, insieme, in forme diverse,  stanno superando lo stallo della non-politica dei partiti e vogliono reagire e partecipare in modo diverso.

Troppo riduttivo equipararlo ai movimenti americani, come fa sul Secolo la Granero: qui non si difende il proprio giardino!

 Qui si tratta di interi tratti di costa ,di città, di verde pubblico,di alberi, di mare, di aria da respirare!!!

Questo movimento di opinione ormai sarà inarrestabile, se ne è avvertita la certezza  martedì 19 giugno, in quella importante iniziativa organizzata dagli AMICI DI GRILLO, dove alcuni "personaggi di potere" pur di presenziare in prima fila a quello che, evidentemente, credevano solo uno show, hanno accettato, impassibili, le umilianti invettive di Beppe Grillo e i fischi della folla!!!

Una considerazione per tutte: per chi detiene i posti di poteri ormai  L'ETICA E' UN'ALTRA COSA!!!

 

 

ANTONIA BRIUGLIA