agli ambientalisti  sulla Margonara  LA STAMPA

ERMANNO BRANCA
“La penso diversamente ma sono onesto come voi”

SAVONA
 
Il sindaco Berruti ha inaugurato un nuovo corso, partecipando da protagonista al convegno organizzato da Legambiente in Provincia con la partecipazione del giudice Sansa e dell’assessore regionale all’Ambiente Franco Zunino. Berruti ha iniziato sul «banco degli imputati» per aver dato il definitivo via libera al porto turistico della Margonara, ma non c’è rimasto a lungo. Dopo qualche minuto in difesa, il sindaco è passato pesantemente all’offensiva, sia assumendosi le responsabilità della scelta, sia sfidando la platea ambientalista sul delicatissimo tema della questione morale.
«Il Piano regolatore portuale prevedeva tanti progetti legati l’uno all’altro fra cui il porto turistico - ha spiegato Berruti -. Non ho fatto io la scelta di inserirlo nel Piano regolatore ma francamente la condivido perchè penso che quel progetto possa essere fonte di sviluppo per la città. Sarebbe riduttivo pensare a quel porto turistico come ad una speculazione edilizia».
Il sindaco ha poi sferrato l’attacco proprio sul terreno della questione morale: «E’ sbagliato confondere la questione morale con quelle di merito. Non accetto quest’impostazione. Sono certo di avere la vostra stessa tensione morale, compreso quella del giudice Sansa. Semplicemente ho un’opinione diversa da voi sul progetto della Margonara e vi chiedo di rispettarla come tale. Se qualcuno di voi pensa che abbia dato il via libera al porto per farmi regalare un appartamento, mi sputi in faccia. Se qualcuno di voi pensa che io sia disonesto, me lo dimostri e mi dimetto subito. Se qualcuno in questa sala sa che ho fatto qualcosa di illecito lo dica, altrimenti riconosciamoci reciproca buona fede e discutiamo con serenità di problemi concreti. E’ lecito poter avere opinioni differenti senza essere tacciati di disonestà».
Il sindaco ha poi spiegato che lo sfogo pubblico è stato il frutto di un dispiacere «covato» per quasi una settimana. «Dopo l’ultimo Consiglio comunale in cui abbiamo dovuto dare il via libera ai box della Villetta sono andato fra la gente a spiegare le ragioni della decisione. Ovviamente non mi hanno accolto con pasticcini e champagne ma ho spiegato agli abitanti della Villetta che credo nello stato di diritto e nel rispetto delle regole per tutti. Mentre parlavamo alcuni giovani mi hanno lanciato questa accusa: ‘’vorrà dire che dopo gli appartamenti nella torre di Fuksas, le regaleranno anche i box alla Villetta’’. Ecco, questo è un clima che non è accettabile».