io mi ostino a pensare che, salvo casi particolari, deve essere il Parlamento, se correttamente inteso, a fare e migliorare le leggi.
SIAMO ARRIVATI AL CAPOLINEA?

MARGHERITA PIRA

A volte anche io che, di natura sono ottimista e, soprattutto, fiduciosa nella validità di uno Stato democratico, penso che ormai siamo arrivati al capolinea della democrazia.
La politica oggi è impazzita e assolutamente indegna.
In Parlamento succedono cose del tutto folli.
Si vedono senatori e deputati che hanno un comportamento lesivo al massimo della propria stessa dignità e soprattutto delle istituzioni. Il Senato è diventato un'arena in cui tori scatenati si scagliano contro poteri disfattisti.
Non è però il comportamento nei confronti degli avversari che scuote maggiormente; rende allibiti, almeno per me, la non consapevolezza dell'importanza del ruolo che è stato loro attribuito dagli elettori, ma, soprattutto, della sacralità laica dello Stato e delle sue massime Istituzioni.
Per un cittadino ( sia religioso che non ) lo Stato dovrebbe essere ciò che la Chiesa è per un credente. Come un non credente deve comunque portare rispetto alla Chiesa per ciò che essa rappresenta, cioé una divinità o (per gli atei) una comunità di fedeli che in essa si riconosce, così un cittadino, anche straniero, deve portar rispetto allo Stato.
Ciò vale per tutti ed è evidente che, a maggior ragione, vale per coloro che proprio dello Stato hanno scelto di farsi i gestori.
In questo periodo io provo un rifiuto a guardare i telegiornali e, siccome gli altri programmi sono spesso noiosi, il mio televisore è quasi sempre spento.
Leggo i giornali e allora non posso non vedere le foto dei senatori con cartelli nelle tribune e soffro quando raccolgo le notizie delle gazzarre degne dei peggiori campi di calcio.
Io non ho condiviso le cose che sono state fatte per l'Italia campione del mondo, ma le ho capite.
Le baruffe in parlamento no.
La Destra sta cercando di riprendere il potere e la Sinistra è autolesionista.
Il comportamento dei deputati della Sinistra lascia sconcertati.
Non c'è un provvedimento che passi in modo tranquillo.
Ogni volta un partito , un gruppo o anche un singolo trova da ridire e non lo fa in un tranquillo incontro interno. Ciascuno cerca il suo pezzetto di notorietà mediatica.
I politici evidentemente aspiravano a fare i divi del gossip.
In un editoriale Eugenio Scalfari paragonava l'attuale maggioranza a uno specchio frantumato o ad una maionese impazzita.
E non aveva torto.
Gli elettori della Sinistra che in lei hanno creduto per tanti anni ora sono esterefatti. Se conquistare il potere ha il solo risultato di provocare caos, allora è meglio azzerare tutto.
Poi escono notizie del tipo di quella di Buttiglione e altri che nel pasticcio generale non trovano di meglio che scrivere una lettera alla commissione competente per ottenere che il loro bar metta a disposizione degli utenti anche i gelati e allora si resta completamente demoralizzati.
I giornali, di Destra e di Sinistra, fanno la loro parte nell'ampliare gli scandali e la situazione diventa insostenibile anche per gli elettori più pazienti.
Ad ogni vertenza c'è una manifestazione di piazza con relativa gazzarra.
La Confindustria e, in particolare Montezemolo, ci va giù pesante e i portavoce vaticani non scherzano.
Si apre la ricerca delle firme per l'abrogazione della legge elettorale.
Giusto, è necessario rifare la legge. Ma io mi ostino a pensare che, salvo casi particolari, deve essere il Parlamento, se correttamente inteso, a fare e migliorare le leggi.
Io non firmerò per il referendum. Per me è l'ultimo tentativo, l'ultimo atto di fiducia in un' istituzione e in una parte politica in cui ho sempre creduto.
Se delusa, anche io entrerò nella schiera delle schede bianche.
Margherita Pira.