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 INFORMAZIONE, POLITICI LOCALI, SINDACATI, LEGA COOP

  di Giampaolo Molinari

 

Spero vogliate tutti perdonare i toni non proprio cordiali di questa lettera, ma è un misto tra rabbia e delusione lo stato d'animo che, negli ultimi anni, accompagna la mia esistenza, e non sono molto propenso ai modi gentili, purtroppo.

Già, dimenticavo di dirvelo, sono uno dei dieci ex-soci della Cooperativa di produzione e lavoro Nuova Ferrero, oggi in liquidazione coatta amministrativa, la nostra vicenda la stiamo raccontando da anni ormai, riteniamo di aver subito un grave danno dal nostro ex amministratore ed un grave abuso da parte dalla famosa banca che sponsorizza il nostro palazzo di giustizia.

La rabbia è quella di chi, in un attimo, ha perso il posto di lavoro, ha perso l'attività nella quale aveva investito tutte le proprie risorse (in quanto convinto che il lavoro va costruito con partecipazione, e non atteso dal cielo come un atto dovuto), nello stesso istante si accorge di essere stato danneggiato, ma non dagli eventi, bensì dalle persone, ed alla fine si rende conto di ritrovarsi abbandonato da tutti.

Lo sgradevole senso di delusione comincia a mescolarsi alla rabbia quando ci rendiamo conto della lentezza “asimmetrica” del tribunale di Savona, ovvero quando vediamo le nostre cause incastrate chissà dove, mentre i pignoramenti immobiliari, richiesti dalla banca, scorrono senza intoppi.

Quello che rende il tutto insopportabile è l’indifferenza dilagante, praticamente non esistiamo, cosa dobbiamo fare per essere ascoltati?

 

ALL’INFORMAZIONE:

I giornalisti a livello nazionale da noi contattati, finora, non hanno neppure risposto alle nostre lettere, la stampa locale ci ha seguiti finché siamo stati un gruppo di ex-disoccupati in lotta contro qualcosa di non meglio definito, ma appena abbiamo toccato l’angolo tra Corso Italia e via dei Vegerio, puff... scomparsi, ritengono molto più importanti i...
furti di mutande.

Ed i furti delle vite delle persone non vanno raccontati?
Gli unici spazi li troviamo su
“Uomini Liberi” e sul
Beppe Grillo meetup di Savona.

AI POLITICI LOCALI:

E’ possibile che, tra tutti i politici locali, soltanto Alessandro Parino di A.N., abbia avuto la sensibilità e l’effettivo interesse a conoscere la nostra vicenda? Possibile che fra tutti gli altri, anche quelli che seguono "Uomini Liberi" anche solo per “battibeccare”, a nessuno, dico NESSUNO, sia venuta almeno la curiosità di decifrare la storia contorta di dieci famiglie alle quali la banca chiede 1.600.000 Euro più interessi? Di chiedersi come si può arrivare ad una situazione del genere? Di come e perchè ci siano persone con le case ALL’ASTA ? Io non so cos’altro serva per farvi muovere.

AI SINDACATI:

Sono stato iscritto FIOM-CGIL per vent’anni, ho sempre visto il sindacato per quello che è, una grande conquista, sappiamo bene che la maggior parte dei diritti che oggi abbiamo li dobbiamo ai nostri nonni, che ebbero la brillante idea di unirsi per lottare contro una condizione inaccettabile, ma in questi tre anni neppure un appoggio da parte vostra, se non gli atti dovuti nei giorni della liquidazione, per i quali ovviamente abbiamo pagato, ci sarebbe piaciuto vedervi al nostro fianco quando abbiamo manifestato a Savona, quando siamo stati chiamati e schiacciati dalle banche a rifondere debiti non nostri, quando abbiano provato a farci ascoltare dalla Procura della Repubblica, avremmo avuto tutt’altra forza, ed invece niente... zero assoluto...

ALLA LEGA DELLE COOPERATIVE DI SAVONA:

Perchè? Esiste forse una Lega delle Cooperative a Savona? Fate un bel “copia e incolla” della parte che riguarda i sindacati, vale anche per voi, troppo occupati nel vostro narcisismo mediatico.

E’ con profonda amarezza che scrivo tutto questo, ho sempre creduto nell’informazione, nella politica, nel sindacato e nella cooperazione, e mi piacerebbe tornare a poterlo fare, ma sarà dura.

 Giampaolo Molinari

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