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IL LUNGO ITER che porterà all'approvazione del progetto
riguardante Parco Doria ha preso il via ieri mattina a
palazzo Sisto. Dove l'assessore allo Sviluppo economico
Franco Aglietto ha illustrato ai colleghi di giunta le linee
guida di un progetto destinato a rivoluzionare la viabilità
in via Stalingrado ma soprattutto a portare alla nascita di
una vera e propria cittadella degli insediamenti produttivi.
«Si è trattato di un appuntamento importantissimo anche se
informale - spiega l'assessore Aglietto - perchè rappresenta
l'effettivo avvio dell'iter che dovrà portare
all'approvazione del progetto. Prima di avviare il dibattito
all'interno della maggioranza, ho preferito illustrare
quelli che sono i punti più importanti e soprattutto gli
obiettivi che intendiamo raggiungere ai colleghi di giunta.
Che mi sembra abbiano accolto il progetto relativo a Parco
Doria nel migliore dei modi».
Ma vediamo di analizzare nel dettaglio questo progetto che
porterà alla realizzazione su una parte delle aree di Parco
Doria (quelle più a nord, verso via Stalingrado) di una vera
e propria cittadella delle attività produttive. Grazie ai
due milioni di euro che il Comune è riuscito ad ottenere con
il "Contratto di quartiere 2", a Parco Doria verranno
realizzati insediamenti produttivi su una superficie di
ventimila metri quadrati suddivisa in due volumi di due
piani vicini uno all'altro e in una palazzina adibita ad
ospitare i servizi. «I volumi edilizi dedicati a questo polo
produttivo - sottolinea ancora Franco Aglietto - saranno
caratterizzati da elevati standard sia dal punto di vista
della qualità architettonica che dell'ecocompatibilità con
particolare riguardo all'autosufficienza energetica.
Vogliamo creare una cittadella delle attività produttiva che
vada adelevare in maniera notevole la situazione qualitativa
di questa zona alla periferia a ponente della città. Una
zona dove, tra l'altro, è previsto anche l'utilizzo a fini
commerciali dell'ex Metalmetron».
Una operazione ambiziosa, quella del recupero di Parco Doria,
che il Comune sta portando avanti in stretta collaborazione
con l'Ips, la società pubblico-privata che nei mesi passati
ha trattato con gli imprenditori selezionati attraverso un
bando la distribuzione degli spazi all'interno del futuro
insediamento produttivo. Le aree disponibili sono come detto
circa ventimila metri quadrati e sono stati messi sul
mercato a poco più di mille euro al metro quadrato, un
prezzo sicuramente concorrenziale in una città come Savona
così avara di spazi. Per il momento il numero delle aziende
ammesse è di ventidue, ma non è escluso che possa crescere
ancora di qualche unità.
Difficile, invece, poter prevedere i tempi per la definitiva
approvazione del progetto. Dopo l'importante anche se
informale passaggio di ieri mattina in giunta, la pratica
dovrà infatti esser esaminata nuovamente, e questa volta in
modo ufficiale, a livello di giunta e poi di maggioranza. A
quel punto scatterà l'iter che prevede l'approvazione da
parte della giunta, delle commissioni e delle
circoscrizioni. Per poi arrivare finalmente alla definitiva
approvazione in consiglio comunale.
Gianluigi Cancelli
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