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Riunione organizzata dalle Circoscrizioni sul PUC

Alla redazione di “Trucioli savonesi”

Ho partecipato venerdì sera all’iniziativa promossa dalle Circoscrizioni cittadine, tesa a sollecitare la ripresa della discussione sul Piano Urbanistico Comunale, adottato da oltre un anno, con l’esame delle osservazioni presentate dalle diverse espressioni della comunità savonese ed alla luce dei contenuti dei pareri espressi dagli organi della Provincia e della Regione. 

 La preoccupazione alla base della richiesta sta nel lungo vuoto temporale tra l’adozione e la definitiva approvazione che potrebbe favorire varianti urbanistiche che consentano operazioni anche in contrasto con i contenuti del Piano. 

 La sinistra politica ha, dagli anni settanta in avanti, considerato indispensabile promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, sviluppando gli organismi di decentramento, in particolare le Circoscrizioni, come strumento di collegamento tra gli stessi e gli organi decisionali. In tal senso si è espresso anche il programma con cui il Sindaco eletto si è presentato ai cittadini per richiedere il loro voto. 

Tale sensibilità è stata palesemente smentita nella riunione a cui mi riferisco a cui né il Sindaco né gli Assessori interessati hanno deciso di partecipare; ma ancor più mi ha meravigliato la completa assenza dei rappresentanti dei Democratici di Sinistra sia in Consiglio Comunale che nei Consigli Circoscrizionali, cioè di quella forza politica che si qualifica come l’erede di quella grande stagione politica in cui la coniugazione della partecipazione e del decentramento veniva definita come indispensabile per la democrazia. 

Una domanda mi sorge spontanea: forse il ruolo delle Circoscrizioni deve essere relegato all’espressione di pareri burocratici sulle delibere proposte al Consiglio Comunale, e qualunque tentativo di incidere direttamente sulle scelte strategiche per la città sono considerate indebite ingerenze che disturbano i manovratori? 

 E come considerare tale atteggiamento rispetto al tema della sfiducia nella politica, in questi giorni tanto dibattuto, e sul quale proprio l’ex Presidente dei D.S., Massimo D’Alema, ha espresso tutte le sue preoccupazioni?

                        Grazie per l’attenzione 

                                                                                              Carmelo Lauria