PALAZZO SISTO RIMPASTO O SOSTITUZIONE  LA STAMPA
Comune, sul caso Tuvč la crisi resta aperta
Il sindaco attende la decisione della Margherita
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
Il destino di Rosario Tuvč č nelle mani della Margherita. Il sindaco Berruti attende dal partito un’indicazione univoca per sciogliere la crisi che si č aperta a metŕ settimana, al culmine di un anno di scaramucce che hanno visto spesso la contrapposizione del gruppo consiliare della Margherita all’assessore Tuvč. I consiglieri Casalinuovo, Giraudo e Aschiero hanno chiesto la sostituzione dell’assessore ma toccherŕ al partito prendere una decisione. La riunione della direzione provinciale č fissata per giovedě prossimo e nel frattempo Rosario Tuvč ha preso contatti con il coordinatore regionale Rosario Monteleone auspicando che riporti ordine nel partito che del resto aveva siglato una tregua solo in vista del congresso.
Il sindaco dopo aver a lungo criticato il suo assessore, ora non sembra voler arrivare alle estreme conseguenze con il «licenziamento» in tronco di Tuvč. Berruti ha tentato di salvarlo, prospettando uno scambio di deleghe con Aglietto dei ds che perň č stato subito stoppato dalla Margherita (che non vuole perdere l’Urbanistica), da Rifondazione (che esige discintinuitŕ rispetto alla giunta Ruggeri) e forse da una parte dei ds che non festeggerebbe il ritorno in auge di Aglietto.
L’ultima decisione tuttavia spetta alla Margherita, che dovrŕ scegliere se sostituire Tuvč con Giraudo, accettare uno scambio di deleghe o qualche altra diavoleria che consenta comunque di sedare il gruppo della Margherita e magari di dare un contentino a Tuvč in qualche ente di secondo grado. Anche l’incarico di superconsulente a Giraudo, secondo le strategie del sindaco, avrebbe dovuto imbrigliare l’esuberanza dei consiglieri della Margherita e alleggerire il lavoro di Tuvč all’Urbanistica. Lo svolgimento dei fatti, invece, ha preso una piega del tutto diversa. L’idea di svuotare di contenuti l’Urbanistica non č piaciuta all’assessore Tuvč ma nemmeno all’architetto capo Luciano Campagnolo e al resto del settore che avrebbe dovuto prendere direttive da due diversi referenti politici. I rapporti fra Tuvč e il gruppo consiliare della Margherita si sono cosě guastati sempre piů, al punto che ogni pratica presentata in Consiglio da Tuvč veniva sistematicamente bocciata dal gruppo della Margherita. E cosě il sindaco ha preferito rompere gli indugi, dichiararsi insoddisfatto di Tuvč aprendo di fatto la crisi.