L'assessore regionale detta alla Provincia una serie di
condizioni: «Temo problemi e ritardi nell'attuazione»
12/05/2007
LA REGIONE mette sotto stretta sorveglianza la Provincia
sull'applicazione del Piano dei rifiuti. Il timore dei
genovesi è che il documento redatto dalla giunta-Bertolotto
finisca per rivelarsi una mera dichiarazione di intenti.
«L'impostazione generale è buona - osserva Carlo Ruggeri,
assessore regionale alla pianificazione territoriale e
urbanistica - ma siamo fortemente preoccupati circa
l'effettiva attuazione del Piano. Ecco perché abbiamo deciso
di seguirlo passo passo, fissando anche degli obiettivi
temporali».
Le parole di Ruggeri suonano come una correzione di rotta
rispetto alle dichiarazioni rilasciate un paio di settimane
fa dal collega, Franco Zunino, assessore regionale
all'Ambiente. Zunino sottolineò la validità complessiva del
Piano, minimizzando le prescrizioni introdotte dal Comitato
di valutazione ambientale. Ruggeri, al contrario, le
amplifica. E sul sito di Cianciarin, individuato dalla
Provincia come idoneo ad ospitare una discarica di rifiuti,
sottolinea: «O si definiscono meglio le caratteristiche che
secondo la Provincia fanno di Cianciarin un sito idoneo, o è
necessario trovare un'alternativa».
Bene puntare sulla raccolta differenziata, aggiunge Ruggeri,
ma poi servono atti concreti. E allora, rispetto ai due
nuovi impianti di compostaggio, ad esempio, l'assessore
detta condizioni precise: devono entrare in funzione entro
il secondo semestre di quest'anno o, al più tardi, entro il
primo semestre del 2008 . La Regione stabilisce, poi, che
dovranno essere monitorati e comunicati ogni sei mesi agli
uffici regionali i risultati di incremento della raccolta
differenziata, ai fini di verificare l'efficacia
dell'intercettazione e il raggiungimento degli obiettivi di
Piano. Non solo: Ruggeri dispone che sia scelta, entro 60
giorni, la soluzione progettuale da adottare per gli
impianti di produzione del CDR. La delibera regionale
dispone, infine, che «nel caso le tempistiche di Piano
relative agli impianti per CDR non fossero rispettate,
dovranno essere adottate, d'accordo con gli uffici
regionali, opportune misure correttive».
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