Risolto il caso Maggiali, altre polemiche sui box
la pratiche  IL SECOLOXIX
 
Passa la variante al Puc per ampliare i capannoni "PamFood" alla zona Paip. Accuse alla "Incisa" per la diffida inviata al Consiglio

11/05/2007
SBLOCCATA la pratica Maggiali, rinviata la pratica dei box della Villetta. Pareggio, insomma, per le due pratiche più calde del consiglio di ieri.
Quella risolta è la pratica della variante urbanistica richiesta dall'imprenditore Marco Maggiali che a nome del suo gruppo "PamFood" da mesi chiede di ampliare i propri capannoni di via della Nunziata (zona Paip di Legino) per dare vita ad un'attività di commercializzazione del basilico (pesto genovese). Questo via libera per aumentare il volume dei propri capannoni da 2 mila a 5 mila metri quadrati sembrava cosa fatta mesi fa ma poi si era arenato di fronte alla richiesta di Livio Giraudo (Margherita) di verificare meglio la partita degli oneri di urbanizzazione. Sono seguiti giorni di contatti, trattative e persino tensioni. L'affare sembrava sul punto di saltare a tutto svantaggio dell'imprenditore ma anche delle ripercussioni sull'economia locale (dai 20 ai 40 lavoratori) e quindi sulla città. Ma ieri, definiti gli ultimi dettagli, la pratica è stata corretta e portata in consiglio comunale dove l'hanno approvata 36 consiglieri su 40 (contraria solo Patrizia Turchi). Decisivo per lo sblocco la disponibilità di Maggiali a farsi carico di un marciapiedi da fare sulla strada della zona Paip.
Tutto rinviato invece per quel che riguarda la partita dei box di via Beato Ottaviano (Villetta). Il rinvio è stato richiesto dal consigliere Ds e presidente di commissione Paolo Apicella per la necessità di aspettare il parere legale richiesto allo studio Mauceri di Genova. Parere che servirà per capire se la decisione di commissione e consiglio comunale sul futuro di questa lottizzazione nel parco del Seminario potrà mettere il Comune e i consiglieri in condizione di subire la richiesta di danni da parte della società che li vuole fare, la Incisa Srl (gruppo Beccaria più Curia). La Incisa, tra l'altro, qualche giorno fa ha inviato una diffida ufficiale ai consiglieri per annunciare la richiesta danni in caso di voto contro i box. «Al di la dell'esito di questa pratica credo sia fortemente da condannare questo modo del privato di minacciare il consiglio nell'esercizio delle sue funzioni» ha detto Patrizia Turchi (A Sinistra per Savona). «Questa diffida è un'azione da condannare al di la dei partiti e degli schieramenti» ha rincarato Federico Delfino di Forza Italia. «Il Comune deve persino valutare se non sia il caso di controprocedere legalmente nei confronti di una diffida che usa toni illegittimi visto che riferiti all'attività del consiglio» ha concluso Ileana Romagnoli (Forza Italia).
D. Frec.