Venerdì 18 maggio a Legino riapre una vecchia crosa
UNA VECCHIA CROSA

MARGHERITA PIRA

Andando verso monte in via Chiabrera a Legino si incontra a sinistra una stretta via, via dell’Oratorio. Sull’angolo una nicchia con una statuetta votiva del Sacro Cuore, poi vecchi muri consumati dagli anni, una casa e l’oratorio.
Era triste vederla in cattivo stato, in gran parte ostruita dai rovi. Sembrava il monumento funebre a una civiltà ormai passata.

Ma venerdì 18 maggio la vecchia crosa sarà riaperta al passaggio pedonale.
Sembra un particolare di poco conto, ma, al contrario, è molto importante.

E’ un tassello del progetto di ristrutturazione e riqualificazione anche delle periferie voluto dall’Assessore ai Quartieri, Francesco Lirosi.

Il progetto , complesso e che merita una futura trattazione specifica, ha proprio lo scopo di rendere vivibilità alle diverse zone della città.

Vivibilità significa servizi efficienti, strade percorribili facilmente, attrezzature per bimbi, giovani, anziani e altre cose concrete, ma può significare anche ridar vita a un angolo di passato.

E’ un gesto concreto, ma ha anche una grande valenza simbolica perché vuol dire trovare una funzione alle vecchie strutture.

 

Come spiega Francesco Lirosi “Riaperta al passaggio pedonale e ripulita dalle piante invasive, la crosa ritornerà ad essere via per accedere a zone ormai trascurate, ma soprattutto potrà offrirsi a nuove possibilità.”

Via dell’Oratorio tornerà ad essere passaggio appetibile per gli affezionati del jogging perché con altre vie limitrofe costituisce un circuito ad anello e , vista in un’ottica di offerta turistica, è un angolo tipico di vecchia Liguria  o, meglio, di Vecchia Savona.

La genesi di questo progetto merita di essere ricordata. A Legino, come in tante zone della città, esiste una Confraternita, la Confraternita di S. Ambrogio.

E’, come tutte le sue consorelle, assai antica

Era stata fondata prima del 1500ed aveva cessato l’attività negli anni sessanta.

Ha ripreso l’attività nel 2003 e da allora si occupa di pratiche religiose e liturgiche, ma anche dei problemi del quartiere.

Nel 2006 i confratelli hanno pensato alla necessità di far rivivere quell’angolo quasi  dimenticato, ma ancora vivo nei ricordi di molti. E’ stata scritta una lettera all’Amministrazione comunale nel 2006 in cui si faceva presente il problema e il Comune ha risposto nella persona dell’Assessore ai Quartieri.

I lavori e presto la riapertura.

Ciò mi sembra molto bello. Mi piace pensare a questo rapporto positivo tra i cittadini e il centro dell’attività politica della città. E’ il giusto collegamento perché così deve essere.

Se le autorità sono distaccate anche a livello di città, il divario sarà ancora più pesante con il Parlamento e il Governo e si può innescare quel disinteresse per la politica che tanti guai ha sempre provocato.

Franco Lirosi,  per questo particolare problema della ristrutturazione degli antiche siti, ha una speranza che coincide con quella di molti: far applicare la legge regionale 37 del 2006 per la pulizia e la rimessa in attività delle antiche crose.

In questa ottica si potrebbe ipotizzare un qualcosa di più per via dell’Oratorio.

Dice l’Assessore: “Il progetto prevede la pavimentazione della vecchia via e la sua utilizzazione come percorso salute . Cioè il circuito, dopo essere stato dotato di attrezzature ginniche, ( e sarebbe l’unico così completo della città ) potrebbe divenire una specie di palestra all’aperto per gli amanti  dello sport” e, possiamo aggiungere, per tutti coloro per i quali una passeggiata serena tra le vecchie fasce costituisce un bel modo di rilassarsi in serenità. 

Margherita Pira