Ospedale retrocesso i sindaci minacciano blocchi stradali IL SECOLOXIX
il santa corona perde l'autonomia
De Vincenzi: «Così si liquida un polo d'eccellenza»Vaccarezza: «Calpestato il diritto alla salute»
 

SARÀ UNA battaglia lunga quella a difesa del Santa Corona. Vedrà in prima linea sindaci e politici del ponente savonese. Sono già pronti a scendere in piazza e ad organizzare proteste plateali, come il blocco dell'Aurelia, della ferrovia e dell'autostrada. La notizia della deaziendalizzazione e della creazione dell'Asl unica, considerata come la peggiore delle scelte da attuare nell'ambito di una riorganizzazione della sanità ligure e già bocciata oltre un anno fa, ha scatenato reazioni a catena da parte dei primi cittadini all'indirizzo della Regione.
A peggiorare la situazione è il progetto di far morire lentamente il Santa Corona per attuare (questo è il sospetto) una speculazione edilizia che molti ritengono già"disegnata" nelle segrete stanze. Nessuna reazioni, invece, rispetto al trasferimento a Savona del manager Fulvio Neirotti (ieri, per errore, abbiamo scambiato la didascalia della sua foto con quella di Franco Bonanni: ce ne scusiamo con i lettori, ndr).
«Purtroppo i segnali che si percepivano, ormai da tempo, sul futuro del Santa Corona si sono rivelati fondati - ha detto il sindaco di Pietra, Luigi De Vincenzi -. Ma il fatto gravissimo è la decisione di deaziendalizzazione del Santa Corona che porterà la struttura ad un declassamento e quindi ad uno svuotamento ed infine ad una liquidazione di un ospedale che è sempre stato il fiore all'occhiello della sanità ligure».
E aggiunge: «Mi riservo tutte le azioni, anche plateali, a meno che la Regione non ci dia segnali fortissimi che possano tranquillizzarci, come il trasferimento di nuove specializzazione da Genova a Pietra e del 118».
L'onorevole Enrico Nan, da sempre schierato a difesa del Santa Corona, ha invitato i sindaci del ponente savonese a prendere posizioni di piazza, visto che la giunta regionale, fino ad ora, ha rifiutato ogni tipo di ragionamento politico chiaro sulla questione. «Bisogna protestare in tutti i modi contro una decisione politica violenta, deliquenziale, che avrà come epilogo la chiusura di un ospedale, fiore all'occhiello della nostra sanità» dice Nan.
Dura anche la reazione congiunta di Angelo Vaccarezza e di Francesco Cenere, rispettivamente sindaci di Loano e di Boissano: «Alla fine la maschera è caduta. La Regione Liguria ha retrocesso l'azienda ospedaliera al ruolo secondario cui, da sempre, gli interessi politici e clientelari savonesi e genovesi la volevano relegare. Questa arrogante e unilaterale decisione umilia le professionalità che operano al Santa Corona, sminuisce ingiustificatamente il ruolo centrale che, da sempre, questa struttura ha nell'ambito della sanità ligure e soprattutto calpesta il diritto alla salute delle nostre comunità. Non consentiremo che ciò avvenga».
«L'assessore e Miceli si erano impegnati a programmare un confronto pubblico prima di prendere decisioni riguardanti il futuro dell'azienda ospedaliera - dice Silvio Valdissera, segretario provinciale della Fials - come al solito promesse da marinaio». Il gruppo regionale di An ha presentato un'interpellanza urgente in Regione e al Ministro alla sanità Livia Turco.
Sergio Lugaro, responsabile della commissione sanità di Rifondazione definisce «avvilente» quanto sta succedendo nella sanità ligure. «Ci si barrica dietro allo scudo del risparmio per armarsi di una spada che tagli personale, reparti, servizi assistenziali basilari per la vita di fasce deboli come anziani a disabili». Ma non è questo l'aspetto più drammatico: «In questi giorni si parla di un'operazione che Rifondazione ha denunciato per prima - aggiunge Lugaro -: si sta tentando di prendere un ospedale perfettamente funzionante, smembrarlo, fino a che, al posto di alcuni padiglioni sorgano villette tra il bosco e il mare».
Silvia Andreetto