PRIMA DEFEZIONE IN VISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO
“Caro Giovanni lascio i ds” LA STAMPA
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
«Caro Giovanni, ho atteso sino alla fine del percorso congressuale per scriverti questa lettera che, credimi, mi costa molto dal punto di vista personale e politico». Questo il commiato di Roberto De Cia dai ds. Dopo essere stato segretario provinciale del partito, assessore e ancora oggi capogruppo in Comune, De Cia è arrivato al passo di addio non condividendo le dinamiche che hanno portato alla nascita del Partito democratico.
«Come ben sai milito nel partito dal 1983 ed è stata un’esperienza di vita che non dimenticherò mai e che mi ha permesso di incontrare e conoscere tanti compagni e tante storie umane che mi hanno arricchito nello spirito. Mi considero insomma una persona fortunata, che ha assistito da dentro al travaglio vero del nostro Paese e della sinistra italiana di fine secolo, coltivando la cultura socialdemocratica che era presente nell’azione e nel ruolo di quella grande esperienza politica che fu il pci - prosegue De Cia -. Non ti nascondo che sino ad un anno fa pensavo anch’io che un’ulteriore evoluzione della nostra cultura dovesse farci immaginare un partito nuovo contaminato da culture ed idee che arricchissero il futuro del socialismo italiano. Purtroppo la genesi del Partito democratico è andata in un’altra direzione e, a mio avviso, ha ridotto questa ambizione al puro incontro tra i ceti politici di ds e Margherita, abbandonando il campo del socialismo europeo e di fatto costruendo un partito moderato e, almeno a vederne i primi vagiti, troppo attento alle collocazioni personali e di gruppo. Attenzione, non che non vedessi i limiti e gli errori dei Democratici di sinistra in questi anni, solo che la risposta alla crisi della sinistra e del paese che la maggioranza a Firenze ha dato, a mio parere abdica al ruolo insostituibile della sinistra in Italia e in Europa ed ha in sé elementi pericolosi per il ruolo di governo del controsinistra. Per questi motivi di fondo, che trovo realmente contraddittori, ed insoddisfacenti, ho deciso di non partecipare alla fase costituente del Partito Democratico. Insieme ad altri compagni e compagne, dai prossimi giorni mi impegnerò a costruire e radicare nel territorio il movimento ‘’Sinistra democratica per il socialismo europeo’’ convinto che possa essere un importante lievito per l’unità dei socialisti e della sinistra italiana».
Conclude De Cia con la rinuncia all’ultima carica: «In grande serenità e coerenza ti prego di ricevere ed accogliere le mie dimissioni dagli organi dirigenti appena eletti al congresso e dal ruolo di capogruppo in Comune di Savona».