MENTRE i Ds dettano un vero e proprio decalogo di condizioni
per appoggiare il progetto del porticciolo della Margonara,
i Verdi lanciano l'ipotesi di un referendum consultivo tra
la popolazione per verificare l'opinione degli abitanti.
Continua vivace il dibattito sul maxiprogetto che vorrebbe
un nuovo porticciolo turistico con quote di edilizia
residenziale e per servizi.
Il direttivo della sezione albissolese dei Ds considera
l'idea a cui sta lavorando l'architetto Massimiliano Fuksas
«un elemento assolutamente importante per il futuro
dell'economia e per la stessa identità urbana del nostro
territorio, della quale rappresenta un'importante occasione
di crescita e sviluppo». Inoltre l'ipotesi della torre
eliminerebbe anche il rischio di una barriera di edifici tra
l'Aurelia ed il mare. I diessini sarebbero quindi pronti ad
appoggiare il progetto, a patto però che venga risolta la
questione della viabilità, sia operando per lo sblocco dei
finanziamenti al progetto di Aurelia bis, sia con soluzioni
locali a breve termine che consentano di alleggerire
l'attuale viabilità. «Il progetto - si legge nel documento
dei Ds - deve avere una visione d'insieme rispetto al
territorio, considerato nella sua integrità per il tratto
compreso tra la zona Diramare di Savona (Vecchie Funivie) ed
il nostro Lungomare degli Artisti con la garanzia di una
fruizione pedonale e ciclabile. Al piano finanziario debbono
affiancarsi piani economici ed occupazionali che evidenzino
i benefici per Albissola. Nella discussione sulle funzioni
urbanistiche della Torre Fuksas, deve prevalere la
destinazione a servizi rispetto a quella residenziale».
Intanto i Verdi savonesi contestano la «tendenza a
confondere la riqualificazione con il cemento». «Siamo
convinti che la Liguria abbia già subito sufficienti
aggressioni territoriali - spiegano i Verdi - e che sia ora
di fermarsi puntando a riqualificare le aree con interventi
che talvolta (come nel caso della Margonara) puntino pure a
restituire lo stato delle spiagge prima della
cementificazione dei centri urbani. In questi mesi abbiamo
raccolto oltre 3500 firme contro il progetto della Margonara.
Crediamo che vi sia una profonda discrasia fra il pensiero
comune e le scelte amministrative».
G. V.
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