SI E' SVOLTO ieri mattina un incontro tra il comitato di
protesta di piazza delle Nazioni con gli assessori comunali
Di Tullio e Martino e il presidente dell'Ata Nanni Ferro.
All'ordine del giorno c'era ovviamente il prato scomparso
per lasciare posto alle piastrelle che tanto hanno irritato
mamme, bimbi e quartiere.
Bilancio? «Negativo - hanno chiarito i quattro
rappresentanti del Comitato: Maurizio Vivalda, Anna Rispoli,
Daniela Amato e Antonella Ferrucci - La sostanza è che ci è
stato detto che dietrofront sul prato non si può fare ma che
sono disponibili a coinvolgerci maggiormente sul resto
dell'intervento che riguarderà il parco di piazza delle
Nazioni. E' troppo poco. La nostra protesta è iniziata e
proseguirà per chiedere di restituirci il prato che c'era e
insensatamente è stato rimosso, tutto il resto viene dopo.
La pavimentazione del prato è stata fatta in barba a
qualsiasi politica ambientalista e al buon senso. E' un
intervento che a nostro parere è anche irregolare visto che
i fondi arrivati anni fa per rifare tutti quei giardini
erano vincolati ad un progetto "natura in città" che
prevedeva obbligatoriamente l'aumento del verde e la
concertazione del progetto con i fruitori del parco, quindi
noi cittadini. Comune e Ata hanno fatto l'esatto contrario:
il verde è diminuito drasticamente, la concertazione con i
fruitori non è avvenuta, e in concreto quei soldi sono stati
spesi per piastrelle e cemento che hanno tradito lo scopo
originale del finanziamento».
Comune e Ata a queste accuse hanno replicato difendendo nel
merito l'intervento e la procedura. L'assessore Di Tullio ha
aggiunto che c'è una parte di quartiere che chiedeva da
tempo di risolvere il problema di quel prato incolto e
abbandonato, e che questo piastrellamento è"medicato" dalla
posa di nuovi alberi che faranno ombra e porteranno nuovo
verde. E' stato aggiunto che la concertazione necessaria è
avvenuta visto che il progetto della piazza è stato
presentato alla Circoscrizione prima di partire («ma il
presidente della circoscrizione protesta insieme a noi -
replica il Comitato - quel progetto, infatti, è stato sì
presentato ma frettolosamente e senza i dovuti crismi del
caso»). Mentre l'assessore allo Sport Luca Martino si è
detto disponibile, in virtù di questo nervo scoperto del
quartiere, a coinvolgere lo stesso Comitato nelle future
decisioni che riguarderanno il resto del parco. «Per esempio
ho dato la mia disponibilità a valutare la posa dell'erba
sul campo da calcio che c'è li vicino e oggi è in terra
battuta» spiega Martino.
«Tutte belle parole - conclude il Comitato - che però non
cambiano la sostanza della nostra rabbia per oltre 2 mila
metri quadrati di ex prato sacrificati. Partecipare alle
scelte che verranno è già qualcosa ma la nostra protesta
proseguirà. Lunedì alle 15 ci faremo sentire nella
commissione consiliare cui siamo stati convocati. E giovedì
alle 20.30 nella parrocchia di San Paolo faremo un incontro
con tutto il quartiere per illustrare la situazione e
decidere le nuove proteste».
Dario Freccero
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