Giardino "rubato" indietro non si torna e la protesta cresce
piazza delle nazioni IL SECOLOXIX
Nuovo incontro con esito negativo tra il Comunee il Comitato dei genitori. Lunedì tutti a Palazzo Sisto
SI E' SVOLTO ieri mattina un incontro tra il comitato di protesta di piazza delle Nazioni con gli assessori comunali Di Tullio e Martino e il presidente dell'Ata Nanni Ferro. All'ordine del giorno c'era ovviamente il prato scomparso per lasciare posto alle piastrelle che tanto hanno irritato mamme, bimbi e quartiere.
Bilancio? «Negativo - hanno chiarito i quattro rappresentanti del Comitato: Maurizio Vivalda, Anna Rispoli, Daniela Amato e Antonella Ferrucci - La sostanza è che ci è stato detto che dietrofront sul prato non si può fare ma che sono disponibili a coinvolgerci maggiormente sul resto dell'intervento che riguarderà il parco di piazza delle Nazioni. E' troppo poco. La nostra protesta è iniziata e proseguirà per chiedere di restituirci il prato che c'era e insensatamente è stato rimosso, tutto il resto viene dopo. La pavimentazione del prato è stata fatta in barba a qualsiasi politica ambientalista e al buon senso. E' un intervento che a nostro parere è anche irregolare visto che i fondi arrivati anni fa per rifare tutti quei giardini erano vincolati ad un progetto "natura in città" che prevedeva obbligatoriamente l'aumento del verde e la concertazione del progetto con i fruitori del parco, quindi noi cittadini. Comune e Ata hanno fatto l'esatto contrario: il verde è diminuito drasticamente, la concertazione con i fruitori non è avvenuta, e in concreto quei soldi sono stati spesi per piastrelle e cemento che hanno tradito lo scopo originale del finanziamento».
Comune e Ata a queste accuse hanno replicato difendendo nel merito l'intervento e la procedura. L'assessore Di Tullio ha aggiunto che c'è una parte di quartiere che chiedeva da tempo di risolvere il problema di quel prato incolto e abbandonato, e che questo piastrellamento è"medicato" dalla posa di nuovi alberi che faranno ombra e porteranno nuovo verde. E' stato aggiunto che la concertazione necessaria è avvenuta visto che il progetto della piazza è stato presentato alla Circoscrizione prima di partire («ma il presidente della circoscrizione protesta insieme a noi - replica il Comitato - quel progetto, infatti, è stato sì presentato ma frettolosamente e senza i dovuti crismi del caso»). Mentre l'assessore allo Sport Luca Martino si è detto disponibile, in virtù di questo nervo scoperto del quartiere, a coinvolgere lo stesso Comitato nelle future decisioni che riguarderanno il resto del parco. «Per esempio ho dato la mia disponibilità a valutare la posa dell'erba sul campo da calcio che c'è li vicino e oggi è in terra battuta» spiega Martino.
«Tutte belle parole - conclude il Comitato - che però non cambiano la sostanza della nostra rabbia per oltre 2 mila metri quadrati di ex prato sacrificati. Partecipare alle scelte che verranno è già qualcosa ma la nostra protesta proseguirà. Lunedì alle 15 ci faremo sentire nella commissione consiliare cui siamo stati convocati. E giovedì alle 20.30 nella parrocchia di San Paolo faremo un incontro con tutto il quartiere per illustrare la situazione e decidere le nuove proteste».
Dario Freccero