Savona, Barone se ne va «Vendo tutto ad Ascheri» IL SECOLOXIX
il re del carbone lascia
Cedute le quote di tutte le società. «Sarà un passaggio indolore»
savona. Antonio Barone lascia. Il capitano d'industria modenese, leader italiano nello sbarco delle rinfuse solide, considerato nell'ultimo decennio il "re" del carbone a Savona e provincia, con decine di milioni di fatturato, ha deciso di passare la mano ritirandosi a vita privata. Una decisione ufficializzata la scorsa notte, destinata a rivoluzionare non solo il panorama industriale savonese, ma a scompaginare anche gli assetti dei vari progetti e investimenti imbastiti per il prossimo futuro. A partire dalla costituzione con l'alleato-rivale Campostano della società"Nuove Funivie" con cui partecipare al bando di gestione del cavo funiviario savonese. Per il momento i più stretti collaboratori dell'imprenditore modenese cercano di calmare gli animi. Come dire «rimarrà tutto in famiglia, nessuna smobilitazione». Infatti sarà il socio genovese Augusto Ascheri, leader nello shipping e nel trading, a rilevare le quote di Barone sia nell'Italiana Coke che al Tri (Terminal Rinfuse Italia), dove all'incirca ne detenevano entrambi il 50%. Un passaggio di consegne («indolore» secondo i diretti interessati) al socio storico, con cui Barone dal '94 aveva convissuto nelle principali, e recenti, operazioni industriali. Dopo aver rilevato insieme sia il terminal di Vado -Genova che la cokeria. Mani sicure quindi. Poi si vedrà.
Infatti da giorni ormai, sia negli stabilimenti della Italiana Coke, che al terminal di sbarco delle rinfuse di Vado Ligure, sono in corso sopralluoghi e visite di tecnici e ispettori per quella che veniva considerata una "new diligence" da parte di possibili acquirenti, interessati a rilevare le proprietà del gruppo Barone. Soprattutto emissari di fondi d'investimento internazionali. Le poche certezze emerse durante le trattative. Stime, consultazione dei bilanci che alimentavano quelle che venivano considerate semplici voci e indiscrezioni. «La vendita può essere una mia intenzione, ma con tempi e modi ancora tutti da definire. Con condizioni e prezzi che devono essere di mio gradimento», le stringate dichiarazioni rese a chi ancora ieri pomeriggio chiedeva chiarimenti. Poi in serat l'annuncio. «Nella nottata è stato raggiunto un accordo di massima per un prossimo passaggio di quote societarie da parte di Antonio Barone a favore della società Energy Coal, che fa riferimento all'imprenditore Augusto Ascheri - recita una breve nota dell'ufficio stampa - in questo modo Augusto Ascheri otterrà il pieno controllo delle due società (Italiana Coke e Tri)».
Una breve nota per giustificare quanto lo stesso Barone aveva annunciato in una conferenza stampa a Modena. Qui aveva dichiarato il suo disimpegno dall'industria per dedicarsi alla sua passione sportiva, la pallavolo.
Alberto Parodi
L'impero di terminal rinfuse e italiana coke
le aziende
IL TERMINAL RINFUSE ITALIA è una società che fa riferimento ad Italiana Coke. L'assetto societario infatti prevede i vertici della cokeria azionista di riferimento del Tri spa (terminal a Genova, Vado e Porto Marghera), di cui sino a ieri Antonio Barone era presidente e amministratore delegato. Suo vice Augusto Ascheri. Direttore generale Roberto Volpato. Questa la triade ai vertici del gruppo creato nel '94 e diventato in poco tempo leader nello sbarco, imbarco, movimentazione e stoccaggio delle rinfuse solide, arrivando nel 2005 a movimentare 7, 2 milioni di tonnellate di merce, soprattutto carbone, sia per l'Adriatico che per il Tirreno. Con la parte del leone fatta dal terminal di Genova grazie ai 16,6 milioni di euro di fatturato (2005) per oltre 2,52 milioni di tonnellate. Terminal che rappresenta anche un supporto logistico fondamentale per l'industria siderurgica. Per quanto riguarda l'altra regina del gruppo Barone, la cokeria di Bragno, frazione industriale di Cairo, capoluogo della Valbormida, nel recente passato era stato oggetto anche di un progetto di riconversione nel settore dell'energia. Nell'assetto societario dell'azienda, oltre al duo Barone-Ascheri, comparivano con piccole quote anche le famiglie extra genovesi dei Lembo e Salmini.
A.P.


31/03/2007