Apre la caccia, muore la dignità

Apre la caccia, muore la dignità

Apre la caccia, muore la dignità

“Mamma? Mamma dove sei? Mamma, ho paura, dove sei? Perché non mi rispondi mamma…”

All’essere umano piacerebbe che gli animali non avessero pensieri ed emozioni. Del resto, solo l’essere umano è stato tanto stupido da credere che i suoi simili con la pelle di colore diverso fossero inferiori, e molti umani ancora lo credono. Del resto, solo l’essere umano è stato ed è tanto stolto da credere che se divinità esiste abbia nomi diversi e solo quella da lui idolatrata sia quella vera. Del resto, solo l’essere umano è tanto imbecille da credere di poter essere migliore dei suoi simili. E solo un essere umano con apertura mentale pari a zero può, d’acchito, pensare che la frase che apre questo scritto sia riferita ad un cucciolo di animale, visto il titolo del mio scritto. L’ispirazione me la hanno data il bimbo di Pantelleria ucciso dal padre cacciatore mentre puliva l’arma…LEGGI…e il ragazzo ucciso dal padre in una battuta di caccia in Sardegna  a novembre del 2012 …LEGGI

Potrei continuare, ma serve?


 

Forse. Quel grido, quella richiesta di avere vicino la mamma, quei due bimbi uccisi dai loro padri assassini li avranno avuti dentro? Come possono vivere oggi le loro madri? Lo stesso grido lo avranno nell’anima i cuccioli dell’orsa Daniza, e da domani moltissimi piccoli a cui uccideranno le madri. Chi è un assassino se non colui che arreca la morte?

Giovanna Rezzoagli Ganci

 

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