Venerdì 15 aprile, presso il circolo Artisi di Savona, alle ore 21 si è tenuta la presentazione del volume “Novembre nero” sulle bombe di Savona del 1974-1975, a cura di Fuori Controllo e del Comitato Bombe. A seguire il Circolo Giustizia e Libertà ha presentato un manifestino  in vista delle prossime elezioni comunali di Savona. Nel volantino si invitano gli elettori ad informarsi sui rapporti, del partito e del candidato prescelti, con massoneria affaristica, organizzazioni mafiose e imprenditoria colluse. In sala sono presenti due candidati sindaco: Giorgio Barisone per il Partito Comunista dei Lavoratori e Daniela Pongiglione per Noi per Savona. Barisone si trova d’accordo con l’individuazione delle tre tematiche critiche e spiega come, nel programma del suo partito, vi sia attenzione per il malaffare, soprattutto per quello connesso al settore edilizio, e di come la proposta del PCL di ricorso alle nazionalizzazioni sia l’unico rimedio a certo affarismo imprenditoriale. Daniela Pongiglione ha ribadito quanto l’attenzione verso questi tre problemi sia il prerequisito necessario per una politica pulita e ha spiegato il lavoro svolto dalla sua lista in Consiglio comunale sul tema dell’infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nella “cosa pubblica”, con particolare attenzione al sistema degli appalti. Anna Traverso, capolista di Rete a Sinistra, non è presente in sala ma ha inviato un messaggio dove ribadisce la totale estraneità della sua lista e dei due partiti che la animano, SEL e Rifondazione Comunista, rispetto a mafia, massoneria e imprenditoria compiacente. Specifica infine che le cose non cambierebbero se la sua lista risultasse vincente. I tre candidati hanno quindi dato, ognuno con la propria sensibilità, una risposta al quesito posto. Ma gli altri candidati e gli altri partiti?