Andrea Costa

Martedì 23 novembre in Sala Rossa, alle 17, presentazione del libro
 “La parabola romagnola…”
Nel centenario della morte di Andrea Costa
Una copia de “L’Indipendente”, giornale savonese di fine ‘800
Durante l’incontro sarà distribuito l’esemplare litografico
 del discorso tenuto al Politeama nel1896

Martedì 23 novembre in Sala Rossa, alle 17, presentazione del libro “La parabola romagnola…”
Nel centenario della morte di Andrea Costa
Una copia de “L’Indipendente”, giornale savonese di fine ‘800
Durante l’incontro sarà distribuito l’esemplare litografico del discorso tenuto al Politeama nel1896
 
1910-2010 centenario della morte di ANDREA COSTA
Martedì 23 novembre ore 17 intervengono
Domenico Saguato, Franco Astengo, Sergio Cirio
Presso la Sala Rossa del Comune di Savona (g.c.) piazza Sisto IV

Presentazione del volume «La parabola romagnola del “partito intermedio”» pubblicato da Pantarei. In occasione dell’incontro verrà distribuita la copia anastatica de “L’Indipendente”, giornale savonese di fine 800, recante il testo del discorso tenuto da Andrea Costa nella nostra città al Politeama “Garibaldi” nel giugno del 1896. Centro di documentazione LOGOS

 

UNA ANNOTAZIONE TECNICA SUL TEMA DELLE PRIMARIE

L’esito (imprevisto o prevedibile?) della tornata di primarie milanesi svoltasi domenica scorsa ha aperto il dibattito sulle modalità d’uso, e circa la stessa opportunità d’uso, di questo meccanismo di selezione dei candidati alle elezioni.

Sono state dette molte cose interessanti e importanti, le principali relative all’estraneità di questo strumento nei sistemi politici europei e la diversità tra il “modello italiano” (chiamiamolo a questo modo nobilitando il pasticciato meccanismo che è stato messo in piedi da apprendisti stregoni) e quello, originale, che ha la sua sede negli USA (dove è regolamentato per leggi, al plurale perché diverse da Stato a Stato, a partire dagli anni’30: anche se le prime occasioni di utilizzo risalgono già alla fine dell’800. Citiamo a memoria e potremmo sbagliare qualche passaggio, ma la sostanze è questa).

Tralasciamo quindi questa parte di analisi e tralasciamo la nostra, ininfluente, opinione personale riguardante un giudizio complessivamente negativo su questo tipo di strumento: giudizio negativo che risiede in una valutazione riguardante l’eccesso di personalizzazione della politica che reca con sé, e la difficoltà ulteriore che l’utilizzo di questo strumento arreca ad una possibile riaggregazione di partecipazione politica concreta all’interno di un soggetto organizzato.

Insomma le primarie fanno parte di quell’armamentario maggioritario – presidenzialistico che a sinistra dovremmo combattere in nome di quella idea di rappresentanza politica che oggi appare del tutto soffocata dal peso preponderante della ricerca della governabilità e dell’autonomia di un ceto politico (e Milano non dimostra il contrario, anzi..).

Concentriamoci invece su di un punto che ci permettiamo di giudicare dirimente: se ci si muove per realizzare le primarie con l’obiettivo di un minimo di agibilità democratica vera ci si deve, obbligatoriamente, occupare dell’elettorato attivo; cioè è necessario regolamentare la platea dei votanti.

In poche parole va compilato, in un lasso di tempo ragionevole in precedenza alla data della consultazione, un albo degli iscritti che hanno chiesto di partecipare al voto, evitando la coda con l’euro in mano di chicchessia nella mattinata del voto (imbucati compresi, oppure sollecitati con SMS all’ultimo momento).

Si tratterebbe di una opportunità duplice: una attivazione ben più consistente sul territorio al fine di portare le persone ad iscriversi ( si possono utilizzare molti mezzi, compresi ovviamente quelli messi a disposizione dalle moderne tecnologie) attivando anche, in maniera più continuativa, le sedi dei partiti: si tratta di una attivazione elettoralistica, ma almeno si convincerebbe qualcuno a frequentarle.

 

E si avrebbe un risultato democraticamente più apprezzzabile.

E’ troppo chiedere di riflettere su questo semplice punto?

Grazie per l’attenzione

Savona, 18 Novembre 2010   Franco Astengo

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