Anche la Regione Liguria aveva richiesto l’Autonomia!
L’ Aula di Montecitorio ha licenziato il provvedimento con 172 sì 99 voti contrari e 1 astenuto.
La Regione Liguria nel 2019 aveva chiesto ad ogni Comune di Provincia di approvare la richiesta.
Il nostro collaboratore Silvio Rossi, consigliere comunale della Lega nel Comune di Savona in quegli anni, aveva fatto questo intervento sull’argomento.
Naturalmente il Consiglio aveva approvato.
Grazie Presidente
Per noi della Lega Nord parlare di Autonomia e Federalismo è non solo un piacere ma è anche un dovere nei confronti di un tema che dall’Unità d’Italia a oggi spesso è stato dimenticato.
Già nel Risorgimento moltissimi patrioti , artefici della formazione del nuovo Stato italiano come Giuseppe Ferrari da posizioni democratiche e socialiste o Carlo Cattaneo da posizioni liberali e laiche o il cattolico Vincenzo Gioberti, propugnavano uno Stato di tipo federale con Autonomia delle Regioni sul tipo Svizzero o Statunitense
Prevalse l’opzione monarchica moderata e centralista imposta dalle armi dei Savoia , dalla visione centralista di Camillo Benso conte di Cavour che ad avviso di molti è stata deleteria….. soprattutto per le regioni meridionali…….. perché aveva saldato gli interessi dei capitalisti del Nord a quelli dei latifondisti del Sud.
Un centralismo che iniziava ad incentivare la diffusione del clientelismo e contribuiva a cristallizzare la situazione di allora….. a spese dei contadini meridionali e degli operai settentrionali …….. e di questo argomento si occupa anche un altro grande federalista meridionale, come Gaetano Salvemini, nelle sue riflessioni approfondite sulla questione meridionale.
Per venire velocemente a tempi più recenti , dopo il buio periodo fascista, caratterizzato da un forte centralismo anti democratico e iper burocratico, si arriva alla Costituzione, che se pur non di stampo tout court federalista, tuttavia dava spazio attraverso l’art 114 alla rappresentanza delle Regioni che porta finalmente nel 1970 alla istituzione delle Regioni, come Ente autonomo, attraverso una articolazione del potere legislativo con conseguente redistribuzione di una serie di funzioni amministrative, prima esercitate a livello centrale come la Sanità…… …..
Una prospettiva regionalistica nel senso anche amministrativo e legislativo che già dagli anni 20 era stata propugnate dal partito Popolare nella persona del suo allora Segretario Don Sturzo ……… altro grande federalista meridionale.
Le Regioni hanno le proprie radici nella natura, nel cuore e nella storia degli italiani, l’Italia è nata poco più di 150 anni, le Regioni hanno storie millenarie, con le loro traduzioni, i loro dialetti , il loro orgoglio, il loro comun sentire….. e hanno dimostrato nella loro storia di saper governarsi alla grande , dalla Repubblica di Genova alla Serenissina o al Granducato di Toscana e lo stesso Principato del Piemonte ….. tanto per fare alcuni esempi.
….. ma tant’è che il potere centrale ha sempre ostacolato il decentramento o se lo ha accettato sotto la spinta negli anni 60 dall’allora PCI, con la istituzione delle Regioni ( solo formale) per valorizzare l’efficienza della regioni rosse Emilia Romagna e Toscana e con la riforma del titolo V nel 2012 sotto la spinta della Lega Nord , lo ha messo scientemente nelle condizioni di fallire……. è per questo che Veneto e Lombardia hanno voluto i referendum, i quali referendum hanno mandato un segnale preciso e il potere centrale non può disconoscere e tale segnale , mandato non solo i leghisti veneti ma i veneti e lombardi di tutti i partiti.
La Regione Liguria vuole invece seguire la strada più soft dell’Emilia Romagna e cioè chiedere una Autonomia in base all’Art 114 con la speranza che non si debba arrivare alla richiesta di un referendum, ma che il potere centrale stavolta voglia ottemperare ai doveri costituzionali… senza cavilli di sorta.
Quali sono i vantaggi di una autonomia amministrativa di tipo federale lo vediamo già nelle Regioni a Statuto Speciale:
Tali differenze sono principalmente di carattere finanziario.
Le imposte vengono parzialmente trattenute per finanziare gli apparati di cui dovrebbe occuparsi la Regione ( Sanità, Infrastrutture, Istruzione, in primis ), acquisendo anche una certa autonomia legislativa su altre materie locali.
Quello che attualmente è il potere delle Regioni a Statuto Speciale…….. con la riforma costituzionale del Titolo V doveva essere devoluto anche alle altre Regioni a Statuto ordinario , in ottemperanza della spinta a quel tempo federalista che attraverso la Lega Nord aveva preso piede in tutto il Paese, specialmente nel Nord produttivo.
Purtroppo la riforma del titolo V è nata zoppa in partenza , direi scientemente fatta male per essere facilmente sabotata perché i burocrati e il potere centrale mal digeriva la possibilità di perdere quei privilegi tipici delle burocrazie centrali che creano sacche di spese improduttive se non di situazioni malavitose a svantaggio dei cittadini.
L’aumento delle competenze degli Enti territoriali come le Regioni non ha avuto di pari passo un aumento della loro autonomia fiscale per cui le Regioni hanno avuto la possibilità di incrementare le loro spese senza pensare come finanziare tali spese, un sistema avulso da ogni minima responsabilizzazione.
Non solo l’allora nostro segretario federale Bossi aveva detto che non era possibile attuare il federalismo senza responsabilizzare gli amministratori locali ……ma anche uomini della sinistra stessa come l’ex Presidente del Consiglio Letta aveva bollato quella riforma, fatta in quel modo come “un errore clamoroso”
I buchi di bilancio di una singola regione, quindi, vengono pagati da tutti gli italiani, mentre la colpa dell’aumento delle tasse ricade sul governo. “Ogni Regione spende e spande senza dover pagare alcun prezzo politico in termini di inasprimento delle tasse locali” Gli scandali delle spese pazze nelle varie regioni hanno messo ulteriormente in evidenza i rischi di una eccessiva autonomia regionale, senza che lo Stato possa intervenire riducendo le indennità o i fondi.
Per farla breve , al momento le Regioni possono spendere liberamente……………. e le imposte principali come IVA IRES ACCISE sono raccolte dallo Stato, che poi decide quale parte versare alle regioni e spesso lo decide in modo clientelare, quindi in antitesi di quel sistema federalista che funziona egregiamente nella vicina Svizzera o nella stessa Germania.
Per fare un esempio della nostra città il Porto di Savona introita con i suoi traffici ……. IVA che traferisce nel grande calderone romano
avendone indietro solo l’80% dell’1% ……..un inezia nei confronti dei esattori siciliani o di equitalia che incassano aggi 10 volte superiori o addiritura come i porti del “ northern range come Amstedam il cui 70% della proprietà e di Governance appartengono alla municipalità.
Per le ragioni sopra citate noi della Lega Nord in nome anche degli innumerevoli Statisti e Patrioti di ogni colore e provenienza ….. socialisti, liberali , cattolici, settentrionali , meridionali ……citati e non…. chiediamo ai Consiglieri , per una volta di dimenticare le differenze di tipo partitico o politico, ma per il bene della Regione Liguria di sostenere ogni iniziativa a fornire una maggiore autonomia nel rispetto della Costituzione e appoggiare la nostra mozione.
Grazie.
Silvio Rossi libero pensatore