Analisi territoriale delle società di capitali femminili…

Analisi territoriale delle società
di capitali femminili nei settori dell’ICT
al 31 dicembre 2017

Analisi territoriale delle società di capitali femminili
nei settori dell’ICT al 31 dicembre 2017

 Le imprese femminili sono poco più di 1/5 del totale nel Nord Ovest e in provincia di Genova mentre a livello nazionale e ligure le quote risultano maggiori di circa due punti percentuali. 

La rappresentazione evidente di un gap che cresce nel Nord Ovest, quindi nelle regioni che hanno sempre rappresentato il traino per l’economia del Paese.

Maggiori difficoltà in entrata nonostante i migliori risultati formativi raggiunti condizionano l’inserimento femminile nella struttura imprenditoriale e la crisi non ha certo migliorato la situazione portando spesso a situazioni di scoraggiamento.

La situazione risulta aggravata nei settori dell’ICT (qui si utilizza la classificazione Smart Specialization Strategy SSE in uso dal 2013 in Liguria), attività in cui la percentuale di imprenditoria femminile oscilla tra il 14,6% e il 15,7% nei diversi ambiti territoriali considerati.

Esiste una forte tendenza (quasi obbligata) ad una specializzazione «femminile», vale a dire i settori in cui è maggiore la presenza dell’imprenditoria femminile risultano quelli della cura,  dei servizi alla persona in genere, del commercio e anche dell’agricoltura. Un’analisi delle categorie  di attività in cui la presenza femminile è più elevata nei diversi ambiti territoriali svolta qualche anno fa, evidenziava che non esiste una grande diversificazione territoriale e che buona parte delle attività femminili è presente nello stesso ordine di graduatoria ovunque.

L’analisi relativa alla situazione nel commercio elettronico vede generalmente una maggiore quota femminile rispetto alla situazione complessiva e, soprattutto, a quella riferita ai settori ICT.

In questo caso, inoltre, il dato ligure è superiore al 30% e in genere il Nord Ovest seppure di poco presenta un valore maggiore di quello nazionale.

Il commercio via internet riscuote un «buon» risultato e può essere definita (relativamentealla totalità dei settori) un’attività più femminilizzata.

L’imprenditoria femminile è quindi numericamente in netta minoranza, situazione che si aggrava quando si considera la quota di imprese di capitale (tra le femminili) confrontata al dato delle imprese a compagine prevalente maschile, con i dati liguri particolarmente bassi (con l’eccezione del commercio elettronico)

Le differenze negative nelle quote calcolate per ciascun ambito territoriale e per le tre casistiche considerate in precedenza oscillano da un minimo di 2.5 punti percentuali per il commercio via internet in Liguria e un massimo di 10 punti per la stessa attività economica a livello nazionale.


Un’ulteriore osservazione sulle distribuzioni delle società di capitale femminili per grado di imprenditorialità femminile (esclusivo, forte e maggioritario) sempre in riferimento agli ambiti territoriali e alle attività considerate, per comprendere in quali attività è più probabile una compagine interamente femminile.

Il commercio elettronico conferma di essere un settore relativamente più femminilizzato della media se guardiamo la presenza esclusiva; in genere anche considerando la somma di esclusivo e forte questa attività presenta valori più alti del totale (tranne per la Liguria).

Viceversa avviene nel caso dei settori ICT dove la presenza esclusiva è inferiore a quella che si verifica per la totalità delle società di capitale femminili.

Concludendo: 

·     Poche imprese femminili, in particolare nel Nord Ovest e in provincia di Genova

·     Ancora meno nei settori dell’ICT, un po’ di più nel commercio elettronico

·     Situazione ancor più minoritaria nel caso delle società di capitale 

·     Il commercio elettronico presenta qualche maggiore opportunità

·     Difficile per l’imprenditoria femminile la situazione nei settori ICT

In generale dove risulta maggiore la necessità di capitali iniziali sembra maggiore la difficoltà di entrata per l’imprenditoria femminile.

18/05/2018    Claudia Sirito









 

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