Alcune considerazioni sui dati…

Alcune considerazioni sui dati regionali dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps

Alcune considerazioni sui dati regionali

dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps

 Dall’analisi dei dati pubblicati dall’Inps nell’Osservatorio sul Precariato in relazione all’andamento dei contratti di lavoro nel corso del 2015 e in confronto al 2014 si può notare che in Liguria gli effetti del Job act sono stati generalmente inferiori a quelli che si sono registrati a livello nazionale, anche se in alcuni casi le variazioni intervenute sono state in regione particolarmente elevate.


In particolare nel 2015 si sono registrati 38.530 nuovi rapporti di lavoro, il 63,9% in più rispetto a quelli del 2014, dato superiore a quello nazionale che con un valore maggiore di 5milioni e 400mila di nuovi rapporti di lavoro ha fatto segnare una variazione percentuale del  46,9%.

In Liguria però risultano in diminuzione i nuovi rapporti di lavoro a tempo determinato da 100.004 a 91.313 (-8,7%), mentre in Italia il dato cresce del 5,5%.

I nuovi rapporti di lavoro nel complesso aumentano del 3,3% contro l’11,1% nazionale da 132.230 a 136.592 unità.

Le trasformazioni da tempo determinato ad indeterminato sono aumentate del 44,7% (da 8.747 a 12.657) contro il 49,4% a livello nazionale e nel complesso del 38,8% rispetto al 44,9%; il dato dei rapporti da apprendista trasformati a tempo indeterminato segna un incremento del  16,1%.

In Liguria le cessazioni complessive sono diminuite del 5,4% contro il -2,3% nazionale, mentre va segnalato un aumento dell’1,4% nelle cessazioni a tempo indeterminato, che invece in Italia diminuiscono del 2,3%.

Fortissimo l’incremento (83,3%) dei voucher di valore nominale di €10 venduti nel 2015 rispetto al 2014, superiore al 66,1% nazionale e ai dati di tutte le regioni del nord Italia, che vengono utilizzati come sistema di pagamento che i datori di lavoro (committenti) possono utilizzare per remunerare prestazioni di lavoro accessorio, cioè quelle prestazioni di lavoro svolte in modo discontinuo e saltuario al di fuori di un normale contratto di lavoro.

Ciò comporta l’incremento di circa 700mila ore di lavoro per cui l’utilizzo dei buoni lavoro regolamenta il rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale senza diritto per il lavoratore alle prestazioni di malattia, maternità, disoccupazione e assegni familiari.


Questi dati confermano la sensazione che in Liguria la situazione del mercato del lavoro sia ancora in una fase molto difficile, determinata da un ritardo temporale della ripresa oltre che da situazioni strutturali legate alla dismissione di attività da sempre basilari per l’economia della nostra regione.

La precarietà e le difficoltà vengono confermate dall’andamento del primo trimestre 2016 con la forte diminuzione delle assunzioni: per quelle a tempo indeterminato si registra -35,3% in Liguria a fronte del – 33,4% nazionale rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre sul totale la situazione ligure (-10,8%) è leggermente migliore a quella nazionale (-12,4%).

Si è inoltre registrata una drastica diminuzione delle trasformazioni dei rapporti a termine (-39,2% in Liguria e -31,4% in Italia), denotando un forte ripiegamento al termine degli incentivi del Job Act molto più sentita in Liguria.

Le cessazioni complessive diminuiscono maggiormente in Liguria che in Italia (rispettivamente -12,8% e -8,8%) ma in regione aumentano dell’1,8% le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato, mentre sul totale nazionale diminuiscono del 5,3%.

Ciò indica un rallentamento generale dell’emorragia di uscite dal lavoro, ma che nella nostra regione non vale per la parte più stabile dei contratti.

Nel 2015 le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine instaurate con la fruizione dell’esonero contributivo l. 190/2014 sono state in Liguria pari a 10.220 il 2,5% del totale nazionale

Nel primo trimestre 2016 i voucher da 10€ venduti in Liguria sono stati 348.085 in crescita del 51% rispetto allo stesso periodo del 2015 (in Italia la variazione è stata del 45,6%).

La situazione del mercato del lavoro in Liguria è al momento quantomeno incerta, particolarmente condizionata da situazioni di sempre maggiore vulnerabilità per le fasce più deboli e limitati sbocchi per i nuovi entranti.

 CLAUDIA SIRITO

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