Albisola, il presepe dei sub si farà

ALBISOLE, IL PRESEPE DEI SUB SI FARÀ

La natività sottomarina sarà collocata 12 metri di profondità nella zona verso Celle: Un progetto unico al mondo

 

Grandi entusiasmi e passi avanti per l’idea di Milanesi: 
la sostengono le due giunte, ceramisti, operatori turistici e commerciali.

ALBISOLE, IL PRESEPE DEI SUB SI FARÀ

La natività sottomarina sarà collocata 12 metri di profondità nella zona verso Celle: Un progetto unico al mondo

 Le due Albisole sono pronte a “immergersi” (è proprio il caso di dirlo) in un mondo nuovo, con un occhio puntato al futuro e l’altro alla tradizione, ma soprattutto alle eccellenze culturali e artistiche del territorio. Un presepe sottomarino a grandezza naturale unico al mondo perché in grado di coniugare una nuova offerta turistica con l’arte secolare della ceramica locale, senza dimenticare l’aspetto fondamentale della devozione popolare: in sintesi è questo il progetto che sta facendo tanto parlare e che ora sembra finalmente tradursi in fatti.

Il “Presepe degli abissi” potrebbe essere pronto già la prossima estate visto che ha incassato il parere positivo delle due amministrazioni comunali, dell’Unione albergatori della provincia di Savona e dell’associazione bagni marini con il consorzio Obiettivo Spiagge. Un deciso passo in avanti dopo una fase di stallo durata un paio anni che aveva relegato nel cassetto il progetto dell’ideatore Alessandro Milanesi.

“In queste ultime settimane ci siamo dati molto da fare a riguardo creando un gruppo di lavoro compatto che opera in piena sinergia superando gli storici campanilismi che da sempre contraddistinguono la storia dei due Comuni – spiega Milanesi – siamo ottimisti e stiamo facendo di tutto per farci trovare pronti già la prossima estate”.

Anche la location marina, il Buco del Prete ad Albisola Superiore Capo, per rara bellezza e anche per motivi tecnici, sembra aver messo tutti d’accordo: ora non resta che presentare un progetto definitivo per poi procedere con la realizzazione delle statue e con la successiva posa in acqua a dodici metri di profondità. “Stiamo parlando di un progetto unico al mondo, un’attrazione che non avrebbe neanche bisogno di essere pubblicizzata vista la sua particolarità – afferma Angelo Berlangieri, direttore Unione albergatori della provincia di Savona ed ex assessore regionale al turismo – non possiamo continuare a puntare solamente sul turismo balneare, è fondamentale, per non dire prioritario, diversificare le proposte ed essere attrattivi tutto l’anno assecondando le richieste delle persone che chiedono sempre più di vivere esperienze nuove, di essere parte di un nuovo turismo attivo e non più solo passivo.


 

E questo progetto si sposa alla perfezione con le esigenze emergenti che provengono dal comparto turistico”. Una sorta di presepe “work in progress” – l’intenzione è quella di arricchirlo ogni anno con sempre nuove statue – che potrebbe essere accompagnato da eventi ad hoc come mostre tematiche temporanee oppure musei permanenti. Non solo un nuovo paradiso per i sub e gli amanti dello snorkeling, non solo una testimonianza di fede popolare sott’acqua, ma una risorsa per tutti in grado di costituire un richiamo per sempre più turisti e di creare anche qualche posto di lavoro, aspetto che non guasta di certo in tempi come questi. “L’idea di Milanesi è vincente e lo dimostreranno anche i numeri – riprende Berlangeri – quante persone si recano a San Fruttuoso ogni anno per ammirare il Cristo degli Abissi? Quante in Messico che nel 2009 ha visto la costruzione di un monumentale museo sottomarino nelle acque che circondano Cancun, Isla Mujeres e Punta Nizuce?”.

Nelle Albissole, intanto, è già partito il conto alla rovescia e si studiano i dettagli per non farsi trovare impreparati. Ad esempio grazie alla collaborazione dei maggiori ceramisti sul territorio, è stato brevettato un sistema per la realizzazione delle opere in modo da evitare la loro distruzione in caso di forti correnti e la loro erosione a contatto con il salino. “

Il gruppo di lavoro spontaneo sta muovendosi con piena unità di intenti e ognuno lo fa con le proprie competenze – spiega Oreste De Rossi, presidente dell’associazione Bagni marini delle due Albissole e coordinatore del progetto – tecnici, ceramisti e sub, ma anche amministratori, operatori turistici, esercenti. Questa volta sarà la volta buona, ne siamo certi”. Guai a dire che il progetto possa fare acqua da tutte le parti. O, forse, un pochino sì. Ma solo in senso buono.

 

ANDREA GHIAZZA  da IL LETIMBRO

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