Albenga – Il viaggiator Varalli

 ENTRE LES TOURS CARIB VICTOR
 EST DEDANS PLUS QUE DEHORS
Dai Caraibi ai sassi del centro storico albingauno
il viaggiator Varalli impoliticamente  internista della Fondazione

 

 ENTRE LES TOURS CARIB VICTOR
 EST DEDANS PLUS QUE DEHORS
Dai Caraibi ai sassi del centro storico albingauno
il viaggiator Varalli impoliticamente  internista della Fondazione

Il Consigliere varalli

 L’hanno chiamato Victòr de la Martinique da quando, viaggiando tra le isole dei Caraibi, si è assentato all’ultima riunione del Consiglio Comunale dove siede quale capogruppo di « Albenga è », con che la risicata maggioranza siculo-padana- berleghista è riuscita ad approvare contestate delibere.

 Chi? L’avvocato Vittorio Varalli, ça va sans dire,  il biondo creolo dall’occhio ceruleo.

         Egli s’en va sentendosi laudare dagli avversari suoi cui la voce di Rosy, preclara e morbidosa, potrebbe dare il senso, nella fattispecie, d’un ricercato appiglio nominandolo nella « Fondazione Gian Maria Oddi – o ( ?) ». 

         Voi credete, or dunque, che l’assenza vacanziera del Nostro sia da considerarsi voluttuosamente preordinata a  connettersi con l’assetto maggioritario, sibben precario, della gouvernance albingauna ?  Ed in cotale sospettosa propòtesi  vi indisponete secolui, voi che votaste « è Albenga »?

         Vogliate riconsiderare il tutto e sollevare il Nostro da ogni simile accusa.

Com’egli stesso afferma,  nelle dichiarazioni raccolte dal sensibile e rigoglioso cronista del Secolo Luca Rebagliati   (« Il Secolo XIX » 23/3/2012 p. 29), « Mi occupo da sempre di ciò che riguarda non solo Palazzo Oddo ma più in generale del centro storico, da cittadino e da abitante della città antica (avvertite, qui, la modestia democratica del Nostro),  la politica non c’entra nulla e non passo in maggioranza ».

 E poi anche la Sindachessa Rosy, alla domanda se la nomina nella Fondazione preluda ad un ingresso organico in maggioranza di Victòr ( ci perdoni il confidenziale nominativo), ha risposto : « Assolutamente no, questa nomina non ha alcun fine politico. »

 

 I nostri quattro lettori avranno notato come, da un po’ di tempo a questa parte (forse per colpa della solita TV), non si sia più capaci di dire « si » oppure « no », ma solo « assolutamente sì » oppure « assolutamente no ».

         Ma possibile che tutti cotali crociferi se-dicenti cattolici apostolici, delle più svariate fonti, con Cristi appesi da ogni parte, ignorino (volutamente ?) passi fondamentali del Vangelo ? Eppure sta scritto : « Ma il vostro linguaggio sia : sì, sì, no, no . Ciò che si dice in più vien dal maligno.  (Matteo 5-37). »

         Quell’assolutamente, venendo dal Maligno (mammamia !) sarà dunque meglio lasciarlo perdere,  cara Sindachessa .

Diciamo « per ora  il Nostro non entra in maggioranza, per ora non c’è niente di politico et similia. »

  Che poi, se ben guardiamo, la politica, in effetti, con le nostre amministrazioni locali ha ben poco da spartire. Cosa c’entra la politica con le scelte di rifare o non rifare l’asfalto ?  di illuminare o non illuminare un passaggio? di apporre o non apporre limiti di velocità  carraia? di volere o non volere un porticciolo? di variare o non variare il piano urbanistico?  di nominare uno piuttosto che un altro nelle Fondazioni?  di vigilare i porno-shop?  di rompere le scatole a due marocchini seduti su di una panchina? ecc.

Anche il sostantivo politica, così come l’avverbio assolutamente, è spesso usato a vanvera. Siate dunque più riguardosi degli insegnamenti evangelici, o eletti all’amministrazione locale, vista la vostra dichiarata, ma non praticata, religiosità.

          I centri storici delle nostre città, e Albenga è certamente la più antica, hanno nelle mura centenarie pietre, massi, in sostanza sassi, provenienti dal mare e dai fiumi torrentizi del nostro avaro territorio,  essendo sasso il nome generico di ogni sorta di pietra, specialmente tale, per grandezza e levigatezza, da poter essere manipolata.

 Ci pare così, pertanto, di dover dichiarare che Palazzo Oddo costituisca,

 per la destinazione di intelligence service, un caput, o meglio una testa centrale e imprescindibile su cui si fonda la Fondazione  (scusate il …bisticcio).

Ne deriva la necessità di mantenerne le porte liberalmente  aperte, in ingresso e in uscita; la visione fondativa, strutturato e solido  com’esso è, sicut un grande sasso,  ne determina, non è vero,  la bussola di riferimento cult,  c’est-à-dire :  l’ineludibile testa di sasso.

 

                                                                                     BELLAMIGO

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