Albenga, Giancarlo Consiglieri presenta il suo libro

Albenga, Giancarlo Consiglieri

presenta il suo ultimo libro

 

Albenga, Giancarlo Consiglieri

presenta il suo ultimo libro

 E’ stato presentato, presso la biblioteca di Albenga, l’ultimo libro di Giancarlo Consiglieri dal titolo “Sulle tracce dei Catari”.

“Quella contro i Catari è l’unica crociata verso i cristiani ma nessuno ha finora chiesto scusa”, ha dichiarato lo scrittore, “e voglio dire che questo gruppo di persone si è sviluppato tra il sud della Francia nella regione chiamata Occitania ed il Piemonte nella zona tra Vernante e la Val Vermenagna.

 


 

Gli abitanti della Firenze prima di Dante erano per un terzo catari e lo stesso Guido Cavalcanti apparteneva a questo gruppo. Erano pericolosi perchè predicavano una dottrina diversa per la quale Dio crea solo gli spiriti e non i corpi ed il mondo è una sorta di prigione creata da Satana dove gli spiriti sono imprigionati e l’unico modo per liberarsi è morire da cataro. Alcuni di loro ricevevano un solo sacramento chiamato consolamentumdopo il quale devono fare voto di castità e facevano poi capo ad un vescovo. I Catari rifiutavano il potere temporale della Chiesa e coloro che ricevevano il sacramento svolgevano anche altri lavori come, ad esempio, il falegname”.

“Il re di Francia”, prosegue Consiglieri, “durante la guerra con l’Inghilterra perde i suoi possedimenti ed il conte di Tolosa, suo sottoposto, ha più potere di lui e teme un colpo di stato e la stessa cosa è poi accaduta con i cavalieri templari. Nel 1200 l’Occitania era la zona più ricca di tutta la Francia i cui nobili erano aperti e tolleranti e gli ebrei, i musulmai ed i catari vivevano perfettamente integrati e tollerati e le donne godevano degli stessi diritti degli uomini.

 


 

Le testimonianze che ci sono arrivate dai catari sono per la maggior parte documenti dell’Inquisizione e quindi poco attendibili visto che dopo essere stati torturati confessavano qualunque cosa pur di far smettere la tortura. Nel 1321 viene mandato sul rogo l’ultimo cataro che ha ricevuto i sacramenti e da quel momento molti hanno vissuto in incognito, cosa che ha portato al perdersi della tradizione. Molti sono passati in questa zona e cercando le tracce della loro presenza si può notare come nella cattedrale di Ventimiglia ci sia una stella a 7 punte, chiaro simbolo cataro. I catari sono stati ottimi costruttori e scappando dalla Francia hanno portato le loro competenze in Liguria fino a ritrovare alcune loro tracce nella chiesa di San Lorenzo a Genova. Il primo romanzo da me scritto sull’argomento, “Il tesoro dei Catari”, è stato scritto nel 2016 ed è un romanzo che parte da alcuni dati storici e narra la storia di un cavaliere che fugge per contribuire alla sopravvivenza dell’Occitania e arriva fino a Ventimiglia portando avanti la missione. Nel 2000, con la ristrutturazione di una casa, una giornalista trova alcuni reperti attraverso i quali vuole ricostruire la storia della sua famiglia ma si ritrova ben presto a riscoprire la storia catara e a trovare un tesoro dopo varie avventure. L’argomento fa riflettere perchè la persecuzione è attuale come si può vedere verso gli ebrei, i curdi, gli armeni, le popolazioni dell’ex Iugoslavia e del Ruanda”.

 


 

“Vorrei fare il terzo libro perchè il primo ha il suo nucleo nel Medioevo, il secondo nel mondo attuale ed il terzo sarebbe una sorta di viaggio nel futuro. Le parti contemporanee sono soprattutto di fantasia mentre le parti ambientate nel Medioevo sono riferite principalmente a fatti storici. Durante le mie ricerche ho scoperto che i non-sacerdoti avevano le loro famiglie mentre coloro che avevano ricevuto il sacramento abitavano in case comuni simili ai nostri conventi e nella stessa famiglia potevano convivere tranquillamente persone di fede diversa”, conclude l’autore.

        SELENA BORGNA

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