Albenga – Chieste le dimissioni dell’assessore Viale

Il consiglio comunale di Albenga
chiede le dimissioni
dell’assessore regionale Sonia Viale

Il consiglio comunale di Albenga
chiede le dimissioni
dell’assessore regionale Sonia Viale

 “Abbiamo approvato una mozione che obbligava la regione ad esporre le proprie idee sul futuro dell’ospedale in un incontro dove venivano invitati il presidente Toti, l’assessore Viale, il signor Porfido ed il signor Locatelli”, ha dichiarato il sindaco Cangiano in merito alla proposta di dimissioni da parte dell’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, “e ho mandato ai soggetti interessati una richiesta tramite pec (posta elettronica certificata), i quali ci richiedono solamente una copia della mozione del consiglio comunale e non mi dicono più nulla. La richiesta di dimissioni dell’assessore Viale è l’unica cosa possibile al momento e voglio ribadire come Giovanni Toti sia il mio presidente di regione anche se non l’ho votato e se l’assessore Viale non si dimetterà chiediamo che il governatore la rimuova dal suo incarico. In questa battaglia siamo uniti anche se capisco come sia più difficile la posizione della minoranza”.

 

“Il 28 febbraio l’assessore Viale si è recata a Borghetto senza invitare il sindaco Cangiano ma invitando i primi cittadini di Alassio e Ceriale”, ha sottolineato il vicesindaco Tomatis, “e voglio ribadire come questa sia una pessima gestione sanitaria tanto da aver recentemente effettuato alcuni tagli nel reparto di urologia nell’ospedale ingauno riducendo il servizio del 50%”.

La risposta dell’ex sindaco Guarnieri non si è fatta attendere: ”In seguito ad un calo delle presentazioni dell’ospedale il reparto di ostetricia è stato chiuso ed abbiamo chiesto le dimissioni dell’allora assessore Bertolani, rimpiazzato successivamente da Montaldo che ha effettuato ulteriori tagli, quindi sono convinta che poco cambierà se alla guida della sanità ligure ci sarà Sonia Viale o un altro assessore. Sono dell’idea che occorra far lavorare meglio l’ospedale e il presidente Toti avrebbe dovuto comunicare al sindaco Cangiano che non intendeva venire perché non avrebbe avuto risposte da dare ai cittadini, quindi sono convinta che le dimissioni dell’assessore Viale siano perfettamente inutili”.


“La regione ha chiamato solamente la propria parte politica ad ascoltare i progetti per il nostro ospedale”, ha sottolineato la consigliera di maggioranza Paola De Andreis, “e credo che questo non sia corretto perché chi governa è amministratore di tutti, anche di coloro che non hanno votato quei governanti”.

“Sonia Viale è un’incapace ed i suoi progetti si conoscono solamente dai giornali”, ha evidenziato Vincenzo Munì dai banchi del Partito Democratico, “e voglio ricordare come i privati non possono essere in grado di garantire l’apertura del Pronto Soccorso del nostro ospedale. Il presidente Toti e l’assessore Viale parlano di futuro del nosocomio ingauno e nel frattempo fanno un’indagine per sondare il terreno tra i privati che potrebbero essere interessati agli ospedali di Albenga, Cairo Montenotte e Bordighera ed è per me una cosa inconcepibile quindi invito tutti ad un’espressione unanime in favore delle dimissioni dell’assessore”.

“La richiesta ai privati di cosa si potrebbe fare del nostro ospedale non è un indirizzo politico”, ha posto in evidenza l’assessore Alberto Passino, “e ciò dimostra anche una poca attenzione verso il sindaco Cangiano e verso i cittadini da parte della regione. Credo che sia fuori luogo chiedere il ritiro delle dimissioni dell’assessore alla sanità e occorre un chiaro messaggio politico da parte di tutti e voglio ricordare che l’assessore Mai, quando si è trattato di dare chiarimenti ai cittadini, è sempre stato presente ad Albenga”, mentre la consigliera Guerra ha ribadito come “ci sia da parte di Sonia Viale una mancanza di rispetto verso gli albenganesi perché ha detto di volere un confronto con i cittadini ma in realtà non è così”.


“Stiamo valutando una gestione privata con un controllo pubblico come, ad esempio, il San Raffaele a Milano”, ha dichiarato il consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti, “e io sposo la linea del nostro presidente che ci invita ad attendere fino alla fine del mese. Chiedo una tutela del personale ed un’implementazione dei reparti che già ci sono e domanderò un appuntamento alla regione per valutare le offerte dei privati e gli interventi giusti devono essere condivisi”.

“Il territorio merita risposte”, ha messo in evidenza il consigliere di maggioranza Maurizio Arnaldi, “e il presidente Toti e l’assessore Viale non rispettano il nostro territorio”.

“Approvare le dimissioni dell’assessore alla sanità all’unanimità è un atto forte”, ha sottolineato l’assessore Mariangelo Vio, “e voglio ricordare come il consiglio comunale sia sempre stato unito su un tema così importante come quello dell’ospedale e se la minoranza non approva queste dimissioni è un segnale di come siano privilegiati gli interessai di partito rispetto all’interesse della collettività”.


“Su questo tema è caduto ogni pudore da parte della politica locale”, ricorda il consigliere del Movimento Cinque Stelle Francesco Di Lieto, “e ciò si può riscontrare nel fatto che il consigliere Vaccarezza abbia deciso d’impegnarsi per mantenere a Pietra Ligure il DEA di secondo livello mentre ora si dimostri favorevole all’ingresso dei privati nel nostro ospedale. Il consigliere regionale Melis ha fatto un’interrogazione per sapere cosa i privati vogliano conservare nell’ospedale e sono convinto che l’azione debba partire direttamente dal sindaco perché a capo della comunità vi è il primo cittadino”.

“Non so se sono deluso o stupito perché chiediamo spiegazioni e tutti danno l’incontro per scontato”, ha evidenziato il sindaco Cangiano, “ed occorre dare un messaggio forte all’amministrazione regionale anche per un senso d’orgoglio da parte della città e sono sicuro che i cittadini sono dalla mia parte”.

La mozione è stata approvata con 11 voti favorevoli e 5 contrari.

    SELENA BORGNA

 

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