Albenga
La Sindachessa leghista che si batte per la Maternità e le “colpe”dell’Asl
NON NATO AD ALBENGA
E…cosa si mette a predicare il signor Roberto Onofrio sul Secolo XIX?
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La Sindachessa leghista che si batte per la Maternità e le “colpe”dell’Asl
NON NATO AD ALBENGA
E…cosa si mette a predicare il signor Roberto Onofrio sul Secolo XIX?
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Come ben sanno i nostri quattro lettori, noi nutriamo per la Sindachessa di Albenga, Rosalia Guarnieri, detta Rosy, una cordiale avversione. Il fatto che una siciliana sia iscritta alla Lega Nord e si batta per i disvalori di cotale setta pagana ci disturba e sconforta. Se si pensa che, sconvolgendo una tradizione linguistica e giuridica millenaria, la Nostra è riuscita a definire, nelle proprie ordinanze sull’ordine pubblico, assembramento di persone la presenza di due o più persone, |
laddove nessuno ha mai pensato che per parlare di “assembramento” si possa scendere sotto le tre persone (così come per associazione a delinquere ecc.), si verifica lo status ultra- reazionario dei concetti cui fa riferimento nella sua pubblica attività. Ad un vigile urbano bigotto che, dimentico dell’articolo 1 del Codice Civile (“La capacità giuridica si acquista al momento della nascita”), concepisse, secondo il dettato del Cardinal Bertone & C., come persona l’embrione , una signora incinta che avesse un attacco di rabbia per essere contravvenuta da parcheggio in seconda fila, potrebbe rientrare nel concetto di “assembramento” e ricadere nelle ridicole sanzioni delle ancor più ridicole ordinanze albingaune. Sentiamo la militanza berleghista di questa Sindachessa come un’offesa fatta alla immigrazione siciliana nella nostra Liguria esangue e malridotta del dopo-guerra. E che proprio dall’apporto dei “meridionali” –siciliani in testa- trasse vitalità e rinascita, vincendo con una felice, anche se lenta, integrazione le remore della stupida chiusura provinciale che si esprimeva negli odiosi luoghi comuni contro i terroni. Noi ce li ricordiamo i cartelli : “Non si affitta ai meridionali”, che sporcavano qua e là le nostre contrade. Ci si dispensi dal sottolineare l’analogia degli atti perpetrati contro l’immigrazione odierna dei cosiddetti extracomunitari (o anche comunitari, come rumeni ecc.). Però ( e questo dimostra come siano sempre riduttive le classificazioni e le definizioni) oggi, martedì 16 novembre, alla lettura degli ampi servizi contenuti nelle pagine 26 e 27 de “Il Secolo XIX – riviera”– ci siamo, improvvisamene e nostro malgrado, sentiti dalla sua parte. Sì, dalla parte della signora Rosalia. Ve ne stupite ? Vediamo un po’. Diciamo subito che non vogliamo entrare nel merito delle decisioni ASL. A noi sta benissimo che il Santa Corona mantenga la “Maternità” e ad Albenga sia potenziato il reparto di “Rianimazione”. Intanto sono molti anni che nessuno nasce più a Loano senza che, con questo, i loanesi siano meno loanesi anche se nati al Santa Corona in Pietra Ligure , a Savona o a Genova. Ci hanno indisposto le “prediche”. Riteniamo legittimo che la Sindachessa si batta per avere la maternità ad Albenga, per avere la gioia di far nascere ad Albenga le nuove leve, all’interno delle quali faranno un magnifico vedere i figli degli immigrati africani, indiani, cinesi, rumeni, albanesi ecc. : tutti, ora, italiani, belli come il sole. Che cosa si mette a predicare il signor Roberto Onofrio? Egli afferma, per convincere la riottosa Rosy, che … “potrebbe in realtà considerare una bella vittoria il potenziamento della rianimazione ingauna…un presidio capace di salvarti la vita…il che , in certi casi, è un po’ come nascere una seconda volta.” Ma ci faccia il piacere ! Ma quale seconda volta! in questo mondo si nasce una volta sola, quando si nasce. Ma egli, l’Onofrio, ci è mai stato in un reparto di rianimazione? Vuol mettere una bella ”Maternità” dove la vita appare radiosa e sprigiona dalle culle il movimento continuo e multicolore delle piccole membra, il richiamo garrulo della poppata ? Sì, certo, abbiamo capito, le economie, la gestione unitaria ecc. ecc. E avrà anche ragione l’ASL, ma tutto questo non è sufficiente a far desistere Rosalia. Siamo con lei . Non possiamo digerire, malgrado il forte stomaco aduso ai pesanti piatti delle nostre amministrazioni locali, che nell’antica città romana, Alba Ingaunorum, non nasca più nessuno e che tutti debbano nascere a Pietra Ligure. Fate qualcosa, bravi ! fate due Maternità: una ad Albenga e una a Pietra Ligure. Capirai… lo sforzo economico! Richiamate qualche società off-shore a partecipare e impiegate meglio i quattrini pubblici gettati a Libeccio in inutili porticcioli et similia, voi che tanto blaterate di federalismo. E però, se dovrà restare questa decisione, malgrado gli sforzi della nostra Rosy (a questo punto ci è quasi simpatica), allora dovrà essere chiaro e certificato che l’infante di genitori residenti ad Albenga a questa città appartiene. Vorrete dunque scrivere, o noiosi burocrati, sulle sue carte: “ ORIUNDO ( O ORIUNDA) ALBENGANESE: NON NATO (O NON NATA) AD ALBENGA PER COLPA DELL’ASL”. BELLAMIGO
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