Abusivismo e terremoto

Abusivismo e terremoto

Abbiamo sentito magistrati come Dipietro e Aldo Dechiara, insieme a politici come Del Rio, scagliarsi con veemenza contro l’abusivismo a seguito dello sconvolgente terremoto di Ischia, dimostrando un’assoluta misconoscenza dei problemi sui fatti.  

 Abusivismo e terremoto

 Abbiamo sentito magistrati come Dipietro e Aldo Dechiara, insieme a politici come Del Rio, scagliarsi con veemenza contro l’abusivismo a seguito dello sconvolgente terremoto di Ischia, dimostrando un’assoluta misconoscenza dei problemi sui fatti. 

Infatti le loro conclusioni:

1)   Demolizione degli abusi edilizi.

2)   Libretto statico della casa.

 

Sono le deduzioni più assurde che queste persone preposte alle soluzioni dei nostri problemi, abbiano potuto escogitare! Infatti i disastri edilizi compiuti nel nostro Paese partono dalla fine della Prima Guerra Mondiale quando molte Province della Venezia Giulia e Tridentina entrano a far parte del Regno d’Itala ereditando il Catasto Austriaco decisamente più PROBANTE del nostro di allora. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale ci siamo ritrovati così con un Catasto abbastanza vicino alla realtà che descriveva però abitazioni nate con la lampada a petrolio, il caminetto, e, mi si scusi l’espressione, un caccatoio sul balcone.

La “Ricostruzione” dell’Edilizia Popolare e Privata, basata su edifici in Cemento Armato, impose da allora il COLLAUDO STATICO di queste nuove strutture, e il loro Accatastamento prima della Fine Lavori!!

Il “Riattamento” invece dei milioni di edifici esistenti, nati senza nessun COLLAUDO, venne affidata a Tecnici che pur ricostruendo Idonei Servizi Igienici,  e attualizzando sia gli  impianti elettrici che di riscaldamento, erano e sono tutt’ora manlevati da qualsiasi “responsabilità  strutturale”, tranne negli interventi sulle strutture portanti, ove asseverando sempre e solo le opere da compiersi, nel rispetto delle norme di sicurezza e delle norme igienico – sanitarie vigenti; non hanno  MAI dovuto provvedere sino ad oggi, alla necessaria verifica del “COLLAUDO Statico Strutturale” prima dell’Accatastamento e della Fine Lavori!“. E questa è la “Situazione della maggioranza degli edifici crollati per il terremoto”!!           

1) Demolizione degli abusi edilizi: qui andiamo meglio, infatti è obbligatoria una perizia giurata su dimensioni e stato delle opere, con la certificazione di tecnico abilitato attestante l’ “Idoneità  Statica” delle stesse opere. (art. 35 L. 47/85) e qui (come sempre) per evitare di capire, compare il COLLAUDO!! Se l’opera è già stata COLLAUDATA tale certificazione non è necessaria a meno del parere Sindacale!! Quindi l’”Idoneità Statica” PARE abbia a che vedere con il COLLAUDO! E il Sindaco anche qui come se la cava?

In Svizzera è tutto molto più semplice, ogni 10 anni l’amministratore o lo stesso proprietario devono attivarsi onde certificare tecnicamente se lo stato delle opere evidenzia la necessità di un nuovo COLLAUDO. Se si, lo si effettua. Se no, lo si dichiara. Se il risultato del COLLAUDO è negativo, l’alloggio o i più alloggi non possono essere più affittati e nel Piano Regolatore viene decretata la nuova casistica da attuare per il definitivo recupero di questa cubatura ammalorata. A Barcellona, Tokio, New York i grattacieli dei centri cittadini sono sorti sulle demolizioni delle vecchie case, onde tentare di evitare quegli episodi periferici che tanto rattristano le nostre città. L’evoluzione ha comportato enormi problemi anche a loro, ma, il corpo vivo del centro funziona mentre il nostro, preda di topi e minoranze, si ritrova in situazione peggiore delle stesse tanto deprecate e disagiate periferie, che neanche loro sono riusciti ad evitare. Noi non abbiamo ancora capito: che il centro cittadino sorto nel sito più ben servito e pianeggiante, non può progredire se le sue strutture non reggono il COLLAUDO Strutturale; che i centri città non si possono ricreare in altri siti anche se pianeggianti, immaginiamo i nostri penosamente scoscesi e impraticabili.

 

2) Libretto della casa: mi pare di aver spiegato chiaramente che:

Le case Popolari e quelle private, in cemento armato, sono state TUTTE COLLAUDATE e dispongono già tutte del LIBRETTO DELLA CASA depositato presso la loro Provincia.

Le case abusive condonate munite per Regolamento Comunale del CERTFICATO di IDONEITA’ STATICA, dispongono già tutte del LIBRETTO DELLA CASA depositato presso il Settore Urbanistico del loro Comune.    

Quindi il problema, che riguarda le non molte case ABUSIVE NON CONDONATE, è costituito essenzialmente dai milioni di VECCHIE CASE 7/800tesche, di cui la maggioranza è sita nei centri cittadini, e sia che siano esse riattate o non riattate, SONO STATE TUTTE da sempre esentate da COLLAUDI o da certificati di IDONEITA’ STATICA !! Mantenendo la presunta e centenaria AGIBILITA’ dei nostri avi.

Solo il “COLLAUDO” Statico delle opere esistenti atte a sorreggere l’edificio, eseguito da Tecnici Abilitati  è quanto necessitano tutte le case, le scuole, gli ospedali …. E sarebbe ormai giunto il momento di smettere il rilascio delle ridicole certificazioni di “AGIBILITA’“ giustificate dal “Certificato del COLLAUDO finale dei SOLI LAVORI di RISTRUTTURAZIONE”! Possiamo capire che dai politici ai Sindaci, per 60anni, onde non provocare malcontenti popolari, e disporre così … di ampi e vari spazi di intervento, hanno continuato mentendo a tirare avanti, ma i magistrati a quanto pare o non hanno capito o mentono anche loro, dato che si è arrivati in uno dei casi limite a richiedere al Direttore dei Lavori riguardanti la ristrutturazione di un barcollante edificio degli anni ottocento, la dichiarazione che : “L’intervento non altera la stabilità dell’edificio” ….. in sostituzione dell’Adeguamento Antisismico o del COLLAUDO; e …  almeno i magistrati, dovrebbero saper distinguere chi ci sta prendendo per i fondelli!!!            

Avendo allora lasciato allo sbando totale i centri delle città privandoli di qualsiasi programmazione, costruendo:

– nuove residenze primarie, seconde case e case popolari in zone periferiche e disagiate;

 – nuove residenze primarie, seconde case e alberghetti di 100 camere nelle nostre più pregiate coste sul mare;

– nuove seconde case e alberghetti di 100 camere nelle nostre più belle montagne innevate;

 ci ritroviamo così:

a) con i centri cittadini ingolfati dalle auto, dai topi, dalle minoranze, dai servizi di linea, dai crolli per vetustà, dalla chiusura delle strutture ricettive;

b) con le case nelle periferie collinari che sprovviste di servizi e di adeguate manutenzioni, peraltro troppo costose, hanno superato il loro limite d’uso;

c) con Tutte le zone balneari di prima fila, saturate da milioni di seconde case vuote 8mesi l’anno, allettate dai soliti alberghetti di 100 camere vuoti 8 mesi l’anno, mentre in seconda fila i vecchi alberghetti di 100 camere vengono piagnucolosamente chiusi definitivamente;  

d)  con tutte le nostre zone sciistiche ove le migliaia di seconde case e gli alberghetti di 100 camere, ormai tramortiti dagli stessi errori invocano solo una programmata demolizione!


Savona detta la piccola Torino

CONCLUSIONE:

ABBIAMO SBAGLIATO i PIANI REGOLATORI, i REGOLAMENTI EDILIZI, tutte le NORMATIVE – TURISTICO – EDILIZIE; lasciando tutto il nostro TERRITORIO e le nostre COSTE, nelle mani di INCAPACI.

I giovani però non disperino, è sempre possibile che qualcuno capisca, è già successo, persino in Italia, quando SAVONA era chiamata “La piccola TORINO”, l’importante è rendersi conto DOVE e quando vanno messe le nuove mani …. e a tale proposito su google: ”Programma Elettorale sul lavoro di Guido Luccini”.

Savona 27/08/2017 

 

 Guido Luccini

  lucciniguido@yahoo.it

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