A Monfalcone la prima lista islamica “Italia Plurale” dà il via a una serie di liste per le amministrative in tutta iItalia. Il nostro Belpaese si dovrà presto mettere il burka?
A MONFALCONE LA PRIMA LISTA ISLAMICA “ITALIA PLURALE” DÀ IL VIA A UNA SERIE DI LISTE PER LE AMMINISTRATIVE IN TUTTA ITALIA. IL NOSTRO BELPAESE SI DOVRÀ PRESTO METTERE IL BURKA?
Monfalcone suona la sveglia con il primo segnale politico importante: una lista islamica, “Italia Plurale”, che arriva al 2,9% dei voti e i cui leader annunciano che presenteranno liste in tutta Italia.
Questo deve preoccupare perché nelle loro comunità la democrazia è inesistente; utilizzano però fin troppo bene la nostra per conquistarci dall’interno.
A Rotherham, in Inghilterra, è stata eletta Sindaco Rukhsana Ismail che ha prestato giuramento sul Corano, lo ha baciato proclamando: “Allah Akbar”. Questo è accaduto nel municipio cittadino, non in una Moschea.
Da Monfalcone parte quindi la caccia alla poltrona di primo cittadino che vuole sostituire i simboli dello Stato con quelli religiosi, per annientare la nostra cultura millenaria.

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Del resto, qualche anno fa, un rappresentante delle nostre Istituzioni, ha avuto il coraggio di proclamare che “i migranti sono l’avanguardia della globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per tutti noi”.
Ma non sarà certo il mio stile di vita!
Siamo giunti a tutto questo per il tradimento politico attuato dalla Sinistra che ha dell’incredibile nella storia moderna: da quando ha scoperto “Le Banche e le Assicurazioni” ed il “business dell’immigrazione” si è dimenticata completamente della classe operaia ed è sempre più vicina ad una classe elitaria.
Salvatore Buzzi di Mafia Capitale in una intercettazione con brutale franchezza rivelò: “Con gli immigrati si guadagna più che con la droga”. La sinistra questo messaggio lo ha recepito benissimo: intasca i fondi europei, gestisce i flussi, controlla le cooperative. L’accoglienza è diventata il business del secolo e chi lo denuncia viene marchiato come “fascista”, l’arma perfetta per silenziare ogni dissenso.
Del resto la Sinistra non ha portato neppure un operaio in parlamento a rappresentare quella classe che un tempo le garantiva milioni di voti, mentre ha fatto eleggere Sumahoro, la cui famiglia è oggetto di inchiesta per lo scandalo della cooperativa che gestiva l’accoglienza di migranti.
E’ diventata virale l’affermazione dell’’operaio della Fiat che confessa “ho votato a destra perché la sinistra parla solo di immigrati e di froci”; la sintesi è perfetta: chi ha pronunciato questa frase ha emesso la sentenza su un’intera classe dirigente che ha tradito la sua base storica.
Oggi la sinistra sopravvive grazie ai “benestanti radical chic” che possono permettersi il lusso di predicare l’accoglienza, senza però subirne le conseguenze, perché nei loro lussuosi quartieri l’invasione degli extracomunitari ancora non li ha toccati.
Purtroppo vediamo ogni giorno le nostre belle città affondare nel degrado e nell’insicurezza, invase da milioni di extracomunitari, giovanotti nullafacenti, molti dei quali vivono in strutture gestite da cooperative, finanziate dallo Stato, con soldi che potrebbero far comodo ai nostri pensionati costretti a vivere con pensioni da fame.
Ai nuovi invasori, per avere tutto questo, basta far richiesta di asilo e vivere così alle spalle degli italiani per molti mesi, in attesa dell’esito della domanda di richiesta di rifugiato. Si sa già che il 90% dei richiedenti non ne ha diritto e la risposta sarà negativa, ma in ogni caso resteranno nel nostro Paese, dove nel frattempo molti si saranno inseriti nelle maglie della malavita.
Stiamo assistendo impassibili ad una sostituzione etnica e questo ci deve preoccupare perché gli invasori hanno un unico obiettivo: sottometterci.
Questa invasione che adesso chiamano “emergenza umanitaria” ci sta presentando un conto sociale che è altissimo, a scapito dei pensionati e dei lavoratori italiani.
Pensiamo alla criminalità che vede quasi sempre come protagonisti persone che abbiamo accolto con tanto amore ma che oggi li troviamo nemici.
Pensiamo alla popolazione carceraria, costituita per i 2/3 (oltre 40 mila) da extracomunitari, ognuno dei quali costa circa 180 Euro al giorno, che a fine anno fa cinque miliardi, oltre a tutti gli altri costi accessori.
Il tempo è ormai scaduto, la nostra Politica deve essere più decisa e liberarci dalla presenza di chi non ne ha diritto, rispedendo con la “remigrazione” al loro Paese chi commette anche un piccolo reato: è il Popolo, ormai disperato, che lo richiede!
Pier Luigi Torielli
Articolo dal Blog “Alfieri dei Popoli” Diretto da Gabriella POLI