Il quadro della settimana: “Dubbio” di Dana Santamaria, penna biro su carta da pacchi
L’opera “Dubbio” di Dana Santamaria è un’affascinante esplorazione della complessità interiore, resa attraverso un fitto intreccio di segni, forme e volumi che evocano un senso di tensione e movimento. Il medium scelto—penna biro su carta da pacchi—conferisce alla composizione un carattere materico e spontaneo, in cui il tratto insistente e reiterato dell’artista costruisce un universo caotico e stratificato.

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A prima vista, la composizione richiama influenze futuriste e cubiste, con la scomposizione della figura in una miriade di piani angolari e intersezioni geometriche. L’uso della linea e delle ombreggiature suggerisce un’architettura visiva complessa, quasi una città mentale in cui gli elementi umani e strutturali si fondono in un groviglio di incertezze. Le figure centrali sembrano immersi in un vortice, forse in lotta con la frammentazione della realtà che li circonda.
Il titolo Dubbio si manifesta chiaramente nell’opera: lo spettatore si trova di fronte a un’immagine che sfida la percezione, oscillando tra il riconoscibile e l’astratto. La scelta del monocromo rafforza questa ambiguità, sottolineando la precarietà delle forme e l’instabilità della scena rappresentata.
Santamaria riesce a tradurre in segni grafici un’esperienza interiore universale, quella dell’incertezza e della ricerca di senso nel caos. L’opera, pur essendo realizzata con strumenti semplici, possiede un’intensità e una profondità che la rendono un’esperienza visiva e concettuale avvincente.
Dana Santamaria nasce a Zurigo nel 1974 ma si può definire savonese da sempre. La sua pittura è tesa tra Espressionismo e Surrealismo e l’utilizzo della penna biro dal tratto nervoso e deciso è parte integrante della sua cifra stilistica. Le sue opere sono caratterizzate da colori esplosivi che amplificano la sua capacità comunicativa emozionale. Centrali il tema dei ricordi, della malinconia, dei viaggi morali e spirituali, dei sogni, dell’anima.
Esordisce a fine anni ’90 con diverse personali al Brandale Galleria ma è nel 2017 che ottiene grande risalto con una splendida personale al Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta.