25 novembre giornata contro la violenza sulle donne…

25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: INFORMAZIONE CULTURA PREVENZIONE PER VIOLENZA ZERO!

 

25 NOVEMBRE GIORNATA
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE:
INFORMAZIONE CULTURA PREVENZIONE PER VIOLENZA ZERO!

Venerdì 20 novembre, presso la Biblioteca Civica di Albenga “Simonetta Comanedi” si è tenuto uno spettacolo per ricordare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che viene ricordata il 25 novembre come giornata internazionale “violenza zero”.

Nel 2012 i casi di femminicidio in Italia sono stati 157, mentre nel 2013 ben 179. Negli ultimi anni, purtroppo, la violenza verso le donne è molto aumentata ma sono aumentate anche le donne che denunciano questi fatti e questo è per il nostro paese un grande passo avanti, se si pensa che fino agli anni ‘80 in Italia vi fosse ancora vigente il cosiddetto il “delitto d’onore”[1].

Nel 2015, le vittime di queste violenze sono fino ad ora 74, nella maggior parte dei casi dopo la separazione e il 66% delle donne uccise sono vittime dei famigliari.

Negli anni passati, la maggior parte delle vittime di femminicidio proveniva dal nord dell’Italia, mentre negli ultimi anni vi è stato un triste equilibrio tra nord e sud.

Prima dell’inizio dello spettacolo è stata ricordata un’iniziativa svoltasi a Borghettto Santo Spirito con letture tratte dal libro di Serena Dandini e dedicata a Stefania Maritano, vicesindaco della città, vittima di femminicidio da parte del marito.

La manifestazione ha voluto proporre al pubblico una serie di letture riguardanti le violenze viste dalla parte degli stessi carnefici e qui si è potuto notare come i motivi per i quali gli uomini compiono questi orrendi atti sono sempre assurdi: gelosia verso la moglie che assume sul lavoro una posizione più importante rispetto al partner, una gravidanza non voluta dall’uomo e desiderata dalla donna, il desiderio della donna di allontanarsi da un marito troppo spesso ubriaco e senza lavoro, la volontà della donna di lavorare fuori casa senza doversi dedicare solamente al marito e ai figli.

La Sarà ricordata Loredana Colucci, cittadina di Albenga;

Letture di Flavio Mosso, Sergio Ferrara, Pia Altinier, Emanuela Bosco Pesce, con la partecipazione dello psicologo Alfredo Sgarlato.

La manifestazione si è conclusa con la lettura di una poesia dedicata a Loredana Colucci, albenganese vittima dell’ex compagno che non accettava la fine della loro relazione, una delle tantissime Donne che ha pagato l’amore con la Vita, dopo lo spettacolo e la riflessione sul tema “Rosso Cremisi- e se a parlare fossero i carnefici?”: Monologhi contro il Femminicidio scritti e diretti dalla poetessa e scrittrice Sara Rodolao e le letture di Flavio Mosso, Sergio Ferrara, Pia Altinier, Emanuela Bosco Pesce, con la partecipazione dello psicologo Alfredo Sgarlato sulle tematiche delle surreali motivazioni di uomini che si macchiano di Femminicidio.

La provincia di Savona e il 25 novembre:
ecco come si è ricordata la giornata!

Molte sono state le iniziative della provincia di Savona in ricordo della giornata contro la violenza sulle donne: a Savona dal 23 al 28 novembre si è tenuta la terza edizione della “Settimana contro la violenza sulle donne”; un programma fitto d’iniziative, incontri, seminari, dibattiti, mostre, spettacoli teatrali e musicali; una griglia articolata di eventi che, quest’anno, ha preso il nome di “L’età della violenza”. in collaborazione con il Distretto Sociale N. 7 Savonese e con gli Assessori Isabella Sorgini ed Elisa Di Padova, rispettivamente alla Cultura e alle Politiche Giovanili.

Una settimana fitta di appuntamenti in Città, in collaborazione con numerose associazioni di diversa natura, tutte impegnate, insieme all’Amministrazione, nella lotta alla violenza alle donne e nella promozione del ruolo femminile nella società. Tra le protagoniste più vivaci e interessanti della “settimana” andrebbero evidenziate il Magistrato Fiorenza Giorgi e la Dott.ssa Maura Montalbetti.

                      

Il comune di Quiliano ha invece deciso di organizzare, con l’aiuto dell’associazione S.M.S. Quilianese ed il Circolo ARCI Chapeau, una cena il cui ricavato sarà destinato interamente all’associazione Telefono donna – Centro Antiviolenza della Provincia di Savona.

Albenga, su invito della Presidenza del Consiglio, dello Zonta Club Alassio Albenga e dello sportello Antiviolenza Artemisia, ha deciso di illuminare di arancione la facciata del Palazzo Comunale e della Torre Civica che si affaccia su Piazza San Michele.

Millesimo e la violenza sulle donne

La violenza sulle donne è un grave problema per tutti i Comuni, che purtroppo, possono ben poco contro queste gravi emergenze, specialmente in questo periodo di crisi economica e di carenza di risorse dedicate, ma si cerca di fare tutto il possibile per tentare di gestire al meglio questi gravi comportamenti di violenza gratuita e irricevibile.

Ogni comune è una realtà a sé, ma i problemi sono pressoché gli stessi dappertutto e perciò in questo articolo si analizzerà la situazione del Comune di Millesimo, paese dell’entroterra valbormidese, direttamente dalle parole del vicesindaco ed assessore alle politiche sociali Daniela Minetti (lista civica di centrosinistra “Uniti per Millesimo”).

“A Millesimo non vi è uno sportello di ascolto vero e proprio, ma ci appoggiamo al Telefono Donna di Savona che può risolvere meglio di noi queste situazioni critiche; se una donna che ha subito violenza viene da me io, per prima cosa, informo i servizi sociali che, nella persona dell’assistente sociale Lara De Vivo, fornisce un aiuto tecnico e soprattutto l’ascolto necessario; successivamente viene chiesto aiuto all’Asl, collegata a sua volta con Telefono Donna, che porta la donna ed i suoi figli in una struttura situata in una località segreta per motivi di sicurezza chiamata “L’isola che non c’è”.

“Da quando sono in carica non ho mai ricevuto richieste d’aiuto da parte di donne vittime di violenza, ma Chi mi ha preceduta ha ricevuto una denuncia da parte di una donna straniera e per lei è stata seguita questa procedura.

Ho avuto alcune segnalazioni di violenza durante la mia carica di assessore e perciò ho deciso di svolgere alcuni progetti volti alla prevenzione della violenza, soprattutto nelle scuole, perché credo moltissimo nell’educazione fin da piccoli verso il rispetto delle donne, soprattutto verso quei bambini che provengono da culture in cui hanno una posizione molto diversa dalla nostra per quanto riguarda la donna e i suoi diritti.

Per quanto riguarda gli adulti, nella giornata dell’8 marzo, vengono svolte a Millesimo molte manifestazioni che informano la cittadinanza sul ruolo della donna e le pari opportunità ; in queste occasioni vengono anche forniti dati.

Nel 2015 vi è stato a Millesimo un incontro musicale riguardo a questo tema in cui vi sono state anche discussioni. L’anno scorso, invece, ho organizzato, in collaborazione con “Telefono Donna”, uno spettacolo teatrale dal titolo “Donne spezzate” che ha scosso molto gli spettatori.

Nel nostro paese, purtroppo, non vi è un’associazione specifica che si occupa di questo problema, ma vi è un progetto per portare in Val Bormida uno sportello dell’associazione “Telefono Donna” e Millesimo ha già dato la sua disponibilità logistica presso Piazza Pertini o presso la residenza Facello.

Questi problemi sono trattati a livello di Distretto Socio Sanitario e per quanto riguarda la Val Bormida, il Comune capofila è Cairo Montenotte[2] e recentemente l’assessore regionale alle politiche sociali Ilaria Cavo ha ribadito la sua intenzione di destinare finanziamenti ai centri d’ascolto.

Per quanto riguarda i progetti e la loro discussione, vi è la Conferenza dei sindaci che si riunisce per distretto.

Un obiettivo che si pone Millesimo è di portare un Centro di ascolto nelle nostre zone e tengo molto a sottolineare nuovamente l’educazione nelle scuole, affinché le generazioni future imparino a rispettare le donne.”

SELENA BORGNA


[1] In Italia, sino alla fine del XX secolo, la commissione di undelitto perpetrato al fine di salvaguardare l’onore (ad esempio l’uccisione della coniuge adultera o dell’amante di questa o di entrambi) era sanzionata con pene attenuate rispetto all’analogo delitto di diverso movente, poiché si riconosceva che l’offesa all’onore arrecata da una condotta “disonorevole” valeva di gravissima provocazione, e la riparazione dell’onore non causava riprovazione sociale.

[2] Nella provincia di Savona i distretti socio-sanitari sono quattro: Valbormidese con comune capofila Cairo Montenotte, Savonese con comune capofila Savona, Finalese con comune capofila Finale Ligure ed Albenganese con comune capofila Albenga.

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