Commento al 17° Mottetto [da “Le Occasioni”] di Eugenio Montale
La rana, prima a ritentar la corda dallo stagno che affossa giunchi e nubi, stormire dei carrubi conserti dove spenge le sue fiaccole un sole senza caldo, tardo ai fiori ronzìo di coleotteri che suggono ancora linfe, ultimi suoni, avara vita della campagna. Con un