Alcune note su “Arremba su la strinata proda” di Eugenio Monta
Arremba su la strinata proda le navi di cartone, e dormi, fanciulletto padrone: che non oda tu i malevoli spiriti che veleggiano a stormi. Nel chiuso dell’ortino svolacchia il gufo e i fumacchi dei tetti sono pesi. L’attimo che rovina l’opera lenta di mesi giunge: