versione stampabile

mail della settimana/ Lo specchio della Liguria? Cercatelo nelle toilette

<Alla scuola alberghiera abbiamo imparato

ma  davvero pochi mettono in pratica…>

Un’operatrice di Ventimiglia, dopo l’articolo di Piero Ottone, racconta la sua esperienza: <Ricevo tanti complimenti, ma mi viene male quando vado….>

          di Sonia Allavena



B&B Le Mimose-Ventimiglia

Cara redazione di Trucioli Savonesi,

ricevo sempre con piacere le vostre mail e mi congratulo per il lavoro che svolgete. L’impegno, la tenacia e la chiarezza.

Ho letto l'articolo di Piero Ottone, ripreso dalle pagine del “Venerdì” di Repubblica e sono completamente in accordo con quel che dice.

Io ho 43 anni, provengo da una scuola alberghiera dove la prima cosa che ci insegnavano era di presentarsi in maniera decorosa, noi donne dovevamo portare i capelli legati, le unghie corte e non smaltate, niente anelli e collanine, le scarpe con un minimo di tacco; gli uomini con la barba fatta e i capelli non dovevano arrivare a toccare il colletto della camicia.

Ovviamente tutti vestiti con una divisa bianca e nera. Ecco, così ci si presentava a servire i clienti nelle sale e nei bar.

Oggi mi viene male quando vado nei ristoranti e mi servono abbigliati in canottiera e "braghe" corte.


B&B Le Mimose-Ventimiglia

Per non parlare poi delle toilette....Se i bagni sono sporchi, penso subito a come devono essere tenute le cucine!

Dopo anni di esperienza in hotel, ristoranti, bar, sale da ballo, ho deciso 7 anni fa di aprire un piccolo B&B nella mia casa e vi posso dire che il primo complimento che ricevo da parte degli ospiti (sia italiani che  stranieri) è per la pulizia e il decoro con cui tengo casa.

Questo vuol dire che la gente nota tutto e che il turismo  in Liguria, per essere rilanciato, ha bisogno di essere rivalutato in tutto, anche a partire dalle piccole cose. Speriamo non resti un'utopia.......

Nell'augurarvi un buon anno e un buon lavoro futuro,

saluto cordialmente

Sonia Allavena

B&B Le Mimose-Ventimiglia

 

Risponde Trucioli Savonesi:

perché in questa terra di Liguria, baciata dalla natura, le Sonia Allavena sono in minoranza? Perché non si riesce a fare una rivolta culturale che coinvolga prima di tutto le associazioni di categoria, nell’interesse prima di tutto delle categorie, a modificare il menefreghismo verso decoro professionale in caduta libera? Possibile che tra le migliaia di operatori liguri, di addetti ai lavori, la rassegnazione sia tale che la testimonianza ineccepibile di Sonia rappresenti un caso isolato? Quando esploderà la rivolta dei professionisti dell’ospitalità, del buon gusto, della riscossa? Una, dieci, cento, mille Sonia. Grazie anche a nome dei liguri “silenziosi”.