Vigili urban armati

Quante volte vanno al poligono
i vigili urbani della Provincia di Savona?

Quante volte vanno al poligono
i vigili urbani della Provincia di Savona?

 

Savona-   Il Secolo XIX del 17 febbraio ha pubblicato, in cronaca nazionale, un’interessante intervista al generale dei carabinieri Nicolò Bozzo (in pensione, già comandante del Gruppo di Savona durante l’inchiesta su Teardo e C., poi comandante dei vigili urbani di Genova nel 1999) sul tema “vigili urbani armati” (vedi…).

 L’ aspetto sul quale pare opportuno riflettere e soprattutto porsi domanda riguarda due fronti, quantomeno per l’interesse che rivestono in provincia di Savona e non solo, anche il confinante imperiese.

Veniamo al nocciolo della questione. E’ opportuno, considerati i tempi, che i vigili urbani siano datati di pistola. Ma quanti sono i Comuni dove viene rispettata la pratica sia delle esercitazioni (obbligatorie due volte all’anno, ricorda Bozzo), sia l’uso vero e proprio dell’arma. Vale a dire quanti sono i vigili che  non hanno mai usato, pur detenendola, la pistola d’ordinanza?

Sembra quasi scontato ricordare l’importanza e l’utilità di prevenire le ‘disgrazie’ o l’uso improprio, prima di trovarsi di fronte alla tragedia, ad una vita spezzata, ad un incidente. Preparazione e professionalità.

Secondo il “democratico e garantista” Nicolò Bozzo (non ha mai fatto parte di golpisti e simpatizzanti dell’estrema destra, ne dell’estrema sinistra) non ci sono dubbi sulla necessità di armare i vigili. Perché, a suo dire, hanno il dovere di controllare ed intervenire. E nel caso di grave pericolo sparare. Ovviamente alle gambe.  

26 febbraio 2012

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