Verso la catastrofe

VERSO LA CATASTROFE

                VERSO LA CATASTROFE

Non sappiamo quando il mondo finirà.

Sappiamo solo che finirà.

Nel frattempo ci diamo da fare 

perché prima del mondo

soccomba l’umanità. 

La vita umana, è vero, si è allungata

e, ci dicono i biologi, continuerà

ad allungarsi. Ma fino a quando?

Fino a quando dureranno le risorse

non illimitate della nostra comune

madre terra o fino a quando 

i cambiamenti climatici e la nostra

cieca rapacità renderanno inospitale

quello che un tempo era il nostro

habitat naturale? Oppure fino 

a quando la scarsità delle risorse

 ci spingerà gli uni contro gli altri

in una guerra di tutti contro tutti.

in cui i più forti elimineranno 

i più deboli, salvo poi ad essere 

a loro volta eliminati da chi 

sarà più forte di loro, 

secondo  la legge della giungla

nuovamente tornata in vigore

malgrado le nostre belle costituzioni?

Ma alla fine chi potrà sopravvivere

In una terra completamente desertificata?

Già avanzano i deserti e si sciolgono

i ghiacci, già si alza il livello dei mari,

sia pure impercettibilmente, 

e giorno verrà in cui le coste e le pianure

saranno nuovamente sommerse dalle acque

e solo emergeranno le montagne più alte

e questa volta nessuna arca di Noè

salverà i pochi uomini giusti rimasti

e finalmente regnerà la pace sulla terra.

A questo ci stiamo avviando

malgrado non siano mancate 

alcune voci, inascoltate, di profeti 

disarmati lasciati soli a predicare nel deserto.

Ma, si sa, nemo propheta in patria.

 

 FULVIO SGUERSO

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